venerdì 4 dicembre 2015

Il Burgenland tra vino, natura e arte

Non solo Mozart e Klimt, non solo sci e Wiener Schnitzel, non solo Carinzia e Vienna. C'è un'Austria inaspettata e ancora poco conosciuta a tre ore di auto da Trieste e a due passi da Vienna e Bratislava. E' il Burgenland, terra di vini e di castelli ma anche di sport, natura e arte.

UN LAGO INCREDIBILE D'ESTATE E D'INVERNO - In una zona con 6 parchi naturali e un parco transfrontaliero e in cui un terzo del territorio è area naturale protetta la punta di diamante è il Neusiedl, unico lago di steppa dell'Europa centrale dichiarato con le zone circostanti patrimonio dell'umanità dell'Unesco e che i geologi ritengono il residuo dell'antico mar di Pannonia. Profondo appena due metri, con il fondale argilloso e fasciato dai suoi canneti è il regno - oltre che dei surfisti e dei velisti e dei pattinatori quando d'inverno diventa un enorme pista ghiacciata - di quasi trecento specie di uccelli per cui si organizzano dei veri "safari" per il birdwatching.

Senza nemmeno sforzarsi ad aguzzare la vista nella minuscola e deliziosa cittadina di Rust sono le cicogne stesse a far visita ai cittadini facendo i loro nidi sui comignoli della case. "Le aspettiamo ogni anno - raccontano gli abitanti - e ogni anno c'è la gioia dei nuovi nati e anche la tenerezza di qualche anziano che non ce la fa più a fare voli lunghi e rimane con noi...". Ma Rust, dove le viti furono portate già dai romani, il vino è una cosa seria perché portatore di ricchezza e privilegi come quando nel '600 grazie a parecchi litri del suo Ruster Ausbruch inviati all'imperatore Leopoldo I ottenne il rango di città libera.

VINI SUPERSTAR, DAL BLAUFRANKISCH ALL'EISWEIN - Proprio in questo periodo dell'anno, a partire dal giorno dell'estate di San Martino si festeggia il battesimo del vino novello con degustazioni nelle vinerie e nella cantine. Varie sono le star del vino pannonico, che vanta viti benedette da 300 giorni di sole l'anno e tanti proprietari dediti alla biodinamica e alla sostenibilità: dal rosso Blaufrankisch, noto da dodici secoli, e al bianco Gruner Veltliner fino all'antichissimo Uhudelr ma le vere sorprese sono i vini dolci (non da dessert ma più da paté o formaggi o da meditazione) come l'Eiswein (vino di ghiaccio con l'uva raccolta quando il termometro va a -7 gradi) oppure il Trockenbeerenauslese (frutto di chicchi impreziositi dalla muffa nobile del lago). "Ma qui da noi non c'è solo vino - dicono i gestori della casa Haus am Kellerpaltz, che unisce una vinoteca che serve al bicchiere una sessantina di vini diversi a un ufficio del turismo - ma è anche il regno delle ciliegie: ne abbiamo 18 tipi di cui 8 Slow Food da cui vengono prodotti una quarantina di prodotti diversi". Nella zona si coltiva anche lo zafferano pannonico e anche una serie di altre spezie. E soprattutto tutto si sposa con una gastronomia raffinata e dai tanti prodotti tradizionali. Da segnalare il famosissimo Alain Weissgerber del Relais e Chateaux Taubenkobel (www.taubenkobel.com) dove si può gustare anche un imperdibile mix di crudità di pesci del lago e lo chef Fritz Tosch del Nyikospark che propone tra l'altro un trio indimenticabile di fegato d'oca (www.nyikospark.at).

ARTE E MUSICA, DAGLI ESTERHAZY ALL'ITALIANO BERTONI - Nel capoluogo Eisenstadt, la "città di ferro" così chiamata per le sue inespugnabili mura, sono tante le chicche di storia e di arte. Il castello barocco offre uno spaccato della corte degli Esterhazy e ospita la Sala Haydn (una delle migliori come acustica in tutto il mondo) e nei sotterranei il più grandi museo del vino d'Austria e il più antico torchio del Burgenland.

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