"Per il turismo è iniziato un ciclo positivo di crescita. Il peggio è passato, gli anni piĂ¹ difficili sono stati dal 2008 al 2015. Ora c'è piĂ¹ propensione al consumo e il turismo organizzato cresce del 6,5%". Così Pier Ezhaya, direttore tour operating del gruppo Alpitour, che invita "a stare all'erta perchĂ© questo business non concede grandi redditivitĂ ". "Noi abbiamo fatto meglio del mercato perchĂ© abbiamo aperto nuove rotte e destinazioni. Speriamo che la crescita continui per tutti, poi andremo a prenderci le nostre quote", osserva Ezhaya che, con Andrea Moscardini, direttore commerciale del gruppo e Alessandro Seghi, amministratore delegato di Press Tour, spiega le strategie della societĂ . Grazie soprattutto "al grande ritorno dell'Egitto", star tra le mete con un +103%, Alpitour prevede di chiudere l'esercizio al 31 ottobre con un incremento del 10,8% di giro d'affari (+70 milioni di euro, in due anni +130) e ricavi complessivi pari a 720 milioni: la divisione Alpitour segna un +11,3%, Francorosso +9,6%.
Oltre all'Egitto, dove vanno bene anche le crociere, trascinano i ricavi il Mare Italia (+39%), l'Oriente (+62%), le Maldive (+17%) e il Kenya (+60%). In difficoltà , invece, l'area caraibica con un calo del 15% di Cuba e le Baleari (-7%). Al via le vendite invernali con due new entry in Oriente. La prima è Myanmar (o Birmania), dal 30 ottobre con un volo Neos diretto da Milano Malpensa che collegherà l'Italia a Yangon, mentre dal 18 dicembre il volo sarà operato con il nuovo 787 Dreamliner (oggi i Boeing sono due, a ottobre arriverà il terzo). Gli itinerari sono di Francorosso e sono combinabili con un soggiorno mare a Ngapali, loclaità sulla costa ovest del Paese. La seconda meta è il Qatar, in fase di lancio anche come destinazione mare.
C'è inoltre l'intenzione di proporre le Filippine con il marchio Viaggidea e sarĂ confermata l'isola di Phu Quoc in Vietnam, che ha accolto 3.500 viaggiatori nei primi 4 mesi. E sono previste apertura alle Mauritius, in Kenya e ai Caraibi. Per differenziare meglio offerta e target nasce la terza divisione del gruppo, dopo quelle Francorosso e Alpitour: si chiama Press Swan ed è formata da Press Tours e Swan Tours, che ridisegneranno struttura societaria e commerciale per valorizzare i singoli brand. Ezhaya torna anche sull'offerta per Valtur: "Ci interessava, ma al giusto prezzo. E' un marchio storico, molto forte, ma aveva bisogno di 5-7 milioni di investimenti per rilanciarlo. Avevamo offerto meno della metĂ della cifra per la quale è stato acquistato (dal gruppo Nicolaus per 5 milioni, ndr). Non ne facciamo una malattia, non abbiamo necessitĂ di nuovi marchi. Ăˆ bene che Valtur sia tornata in circolazione, in bocca al lupo a chi l'ha presa".
Oltre all'Egitto, dove vanno bene anche le crociere, trascinano i ricavi il Mare Italia (+39%), l'Oriente (+62%), le Maldive (+17%) e il Kenya (+60%). In difficoltà , invece, l'area caraibica con un calo del 15% di Cuba e le Baleari (-7%). Al via le vendite invernali con due new entry in Oriente. La prima è Myanmar (o Birmania), dal 30 ottobre con un volo Neos diretto da Milano Malpensa che collegherà l'Italia a Yangon, mentre dal 18 dicembre il volo sarà operato con il nuovo 787 Dreamliner (oggi i Boeing sono due, a ottobre arriverà il terzo). Gli itinerari sono di Francorosso e sono combinabili con un soggiorno mare a Ngapali, loclaità sulla costa ovest del Paese. La seconda meta è il Qatar, in fase di lancio anche come destinazione mare.
C'è inoltre l'intenzione di proporre le Filippine con il marchio Viaggidea e sarĂ confermata l'isola di Phu Quoc in Vietnam, che ha accolto 3.500 viaggiatori nei primi 4 mesi. E sono previste apertura alle Mauritius, in Kenya e ai Caraibi. Per differenziare meglio offerta e target nasce la terza divisione del gruppo, dopo quelle Francorosso e Alpitour: si chiama Press Swan ed è formata da Press Tours e Swan Tours, che ridisegneranno struttura societaria e commerciale per valorizzare i singoli brand. Ezhaya torna anche sull'offerta per Valtur: "Ci interessava, ma al giusto prezzo. E' un marchio storico, molto forte, ma aveva bisogno di 5-7 milioni di investimenti per rilanciarlo. Avevamo offerto meno della metĂ della cifra per la quale è stato acquistato (dal gruppo Nicolaus per 5 milioni, ndr). Non ne facciamo una malattia, non abbiamo necessitĂ di nuovi marchi. Ăˆ bene che Valtur sia tornata in circolazione, in bocca al lupo a chi l'ha presa".
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