BORMIO - Il nostro Paese è ricco di terme, sorgenti e vasche d’origine vulcanica scavate nella roccia, molte delle quali sono libere, gratuite e, le più organizzate, davvero economiche. Alcune sono antiche, altre hanno acque dalle proprietà uniche e altre ancora si trovano in luoghi bellissimi, a ridosso di montagne, boschi, laghi e cascate. Ecco le terme italiane più gettonate ed economiche, perfette per una giornata di relax o per un weekend all’insegna del benessere.
Le terme più famose del nord Italia sono gli storici Bagni vecchi di Bormio, terme d’origine romana caratterizzate da grotte panoramiche, dove sgorgano sorgenti d’acqua calda, e da vasche naturali circondate da una parete rocciosa su cui appoggiare la schiena.
Anche in Sardegna ci sono vasche di libero accesso: sono le antiche terme Fordongianus, vicino Oristano, che sorgono all’interno del sito archeologico romano Forum Traiano. Offrono vasche in cui le temperature più elevate si mescolano con l’acqua più fredda e soprattutto offrono, le uniche in Italia, l’incredibile esperienza di fare il bagno in mezzo ai resti archeologici.
In provincia di Benevento ci sono le antichissime terme di Telese, caratterizzate da acque sulfuree che migliorano le attività cardio-vascolari. Le terme sorgono all’interno di un enorme parco di alberi secolari e offrono due grandi piscine – “Goccioloni” e “Pera” – e padiglioni dove si effettuano le varie terapie. Le tariffe per entrare nel parco termale sono davvero alla portata di ogni tasca.
Le terme più gettonate della Romagna, terra ricca di sorgenti benefiche, sono quelle storiche di Riolo, in provincia di Ravenna: offrono acque medicali eccellenti e fanghi curativi in una struttura molto all’avanguardia con corsi e trattamenti personalizzati, alla portata di tutti. La principale piscina termale è dotata di acqua salsobromoiodica di 34 gradi con punti di idromassaggi e getti.
Tra le colline della Emilia e della Toscana sorge in un enorme anfiteatro Monterenzio, la collina bagnata dal fiume Sillaro, addolcita dalle acque di sei piccoli laghi. Qui è nato il villaggio della salute, una grande oasi ambientale che ospita d’estate un divertente acquapark e un centro termale aperto tutto l’anno con ventidue piscine su 50 ettari, collegate da due tapis roulant, un agriturismo con sei casolari antichi trasformati in alberghi e due ristoranti che offrono solo prodotti bio della zona. Le acque termali del Sillaro, certificato come villaggio biologico, sono ricche di baritina, il minerale che spinse Wolfgang Goethe su queste colline per scoprirne le proprietà rilassanti.
Un’altra regione italiana dove si gode del benessere e del relax a costo zero è la Toscana: nel cuore della Maremma le cascate del Mulino e i gradoni di Manciano, gratuite e imperdibili mete termali, sono caratterizzati da un’acqua sulfurea che scorre in piccoli bacini diventando sempre più calda vicino alla sorgente. Le terme sorgono proprio accanto a Saturnia, costosa e celebre località termale nel comune di Manciano, la cui sorgente nasce in un cratere vulcanico, scorre lungo il fiumiciattolo Gorello e forma una serie di piscine naturali, scavate nella roccia.
Sempre in Toscana ci sono le terme di Chianciano, struttura medico-sanitaria convenzionale che cura il fegato e l’apparato gastroenterico, e quelle più economiche di Bagno Vignoni, lungo il fiume Orcia. Ai piedi della collina è stata costruita una piscina rettangolare dove arrivano le benefiche acque solfuree; nella piazza principale del paese, invece, c’è una vasca termale nella quale però è vietato immergersi.
Presso una sorgente sul torrente Farma, tra Siena e Grosseto, si trovano le antiche terme di Petriolo, circondate da castagneti e querceti: le sue acque, ricche di zolfo e utili a curare i disturbi del sistema respiratorio, confluiscono in una serie di vasche in cui viene raccolta l’acqua calda, che in alcuni punti sgorga a 40 gradi. Nel nuovo stabilimento, aperto tutti i giorni, si possono fare fanghi e bagni termali in vasche naturali, le cui acque sono indicate per la cura delle vie respiratorie. Dai bagni di Petriolo partono numerosi percorsi per conoscere da vicino il territorio toscano, ricco di fiumi e sorgenti ma anche di deliziosi borghi medievali.
Ai piedi del monte Amiata si può accedere liberamente ai bagni di San Filippo: pozze e piccole cascate raggiungibili attraverso un sentiero nel bosco e caratterizzate da un’acqua termale calcarea che varia dai 30 ai 40 gradi. Il luogo è caratterizzato da una lanugine bianca - sostanza dalle proprietà antisettiche - che ricopre tutte le terme e si deposita anche sulle persone che vi si immergono.
In provincia di Siena si trova il panoramico complesso di vasche romane di San Casciano dei Bagni: ci si immerge in antichi lavatoi pieni di acqua termale a 41 gradi tra conche verdi e incontaminate, boschi di cipressi e faggi che fanno da sfondo al complesso termale.
Nelle Marche gli sportivi fanno bagni di salute e di benessere nelle terme santa Lucia di Tolentino, in provincia di Macerata: lo stabilimento, a ridosso di un bosco secolare, è un rinomato centro di medicina sportiva e pediatrica aperto tutto l’anno.
E’ la provincia di Viterbo la più ricca di terme d’Italia: ovunque spuntano pozze e sorgenti termali d’acqua sulfurea, vere Spa e piscine a cielo aperto, quasi tutte libere per chi vi risiede e con un’entrata di pochi euro per chi vi arriva da fuori e vuole godere dei benefici di queste acque miracolose. Sono terme aperte al pubblico con una tessera annuale le Masse di san Sisto, con diversi servizi e tre piscine, una d’acqua sulfurea calda, una fredda e una tiepida, in piena campagna e vicino ai resti archeologici della zona tra Viterbo e Vetralla.
Piacevoli e assolutamente gratuite le terme del Bullicame, a poco più di 2 chilometri da Viterbo, che offrono un paio di piscine naturali situate in aperta campagna, a cui viene convogliata l’acqua in modo impetuoso direttamente dalla sorgente termale che si trova a pochi metri. Anche qui il fango biancastro che si trova sul fondo della piscina più calda - e più piccola - è utile per massaggiare e levigare la pelle. A tre chilometri da Viterbo si fanno bagni termali, soprattutto di notte quando fa freddo, nelle piscine Carletti, la cui acqua limpidissima fuoriesce da due polle calde, raggiungendo anche i 58 gradi. L’acqua, infatti, scende dalle pendici di una collina in tre vasche, ciascuna a temperatura diversa, e si immette in due altre ampie piscine, a poca distanza.
Verso il mare, prima di arrivare a Civitavecchia, si arriva alle terme Taurine, antica area sorta intorno alla villa di Traiano; la sua struttura termale venne costruita dagli etruschi e portata allo splendore dai romani che la frequentavano per le qualità terapeutiche delle acque. A circa un chilometro da queste terme, aperte tutto l’anno e con un ingresso di pochi euro, sorge la Ficoncella, che ospita piccole e numerose vasche dall’acqua bollente e davvero insuperabile per chi soffre di reumatismi. Si narra che persino Garibaldi, dopo aver fatto bagni con le acque provenienti dalla Ficoncella, migliorò da una terribile artrite.
A Ischia, isola ricca di sorgenti termali conosciute in tutto il mondo, ogni albergo offre un centro benessere di prestigio ma la fonte di Sorgeto, circondata dalle rocce e affacciata sul mare, è completamente gratuita. La bellissima località termale si raggiunge via mare o a piedi attraverso una ripida scalinata che parte dal borgo di Panza; le sue acque ipertermali sgorgano dal fondale marino a una temperatura altissima e creano una preziosa miscela di acqua salata e termale, che viene utilizzata per la talassoterapia. E’ piacevole fare il bagno nelle vasche di notte, guardando le stelle e godendo del tepore delle acque, ma comunque è bene fare attenzione alle pietre e agli scogli perché spesso sono bollenti. Sempre sull’isola campana dal porto di sant’Angelo si raggiunge la spiaggia delle Fumarole: getti di vapore acqueo unito ad altre sostanze gassose escono dalle fenditure del terreno vulcanico fino alla sabbia, surriscaldandola con temperature che variano dai 46 ai 100 gradi. Spesso, immergendosi con una maschera nell’acqua antistante la spiaggia, si possono vedere le bolle che emana la terra, ma l’esperienza migliore è fare le sabbiature, coprendo tutto il corpo sotto la rena caldissima.
Ad Acquappesa-Cosenza ci sono le terme Luigiane, le più antiche della Calabria, famose per curare artrosi e reumatismi e per le malattie delle vie respiratorie. Sorgono in un’ampia vallata ricca di boschi e vicino al mare, famose già nell’antichità.
Le terme più famose del nord Italia sono gli storici Bagni vecchi di Bormio, terme d’origine romana caratterizzate da grotte panoramiche, dove sgorgano sorgenti d’acqua calda, e da vasche naturali circondate da una parete rocciosa su cui appoggiare la schiena.
Anche in Sardegna ci sono vasche di libero accesso: sono le antiche terme Fordongianus, vicino Oristano, che sorgono all’interno del sito archeologico romano Forum Traiano. Offrono vasche in cui le temperature più elevate si mescolano con l’acqua più fredda e soprattutto offrono, le uniche in Italia, l’incredibile esperienza di fare il bagno in mezzo ai resti archeologici.
In provincia di Benevento ci sono le antichissime terme di Telese, caratterizzate da acque sulfuree che migliorano le attività cardio-vascolari. Le terme sorgono all’interno di un enorme parco di alberi secolari e offrono due grandi piscine – “Goccioloni” e “Pera” – e padiglioni dove si effettuano le varie terapie. Le tariffe per entrare nel parco termale sono davvero alla portata di ogni tasca.
Le terme più gettonate della Romagna, terra ricca di sorgenti benefiche, sono quelle storiche di Riolo, in provincia di Ravenna: offrono acque medicali eccellenti e fanghi curativi in una struttura molto all’avanguardia con corsi e trattamenti personalizzati, alla portata di tutti. La principale piscina termale è dotata di acqua salsobromoiodica di 34 gradi con punti di idromassaggi e getti.
Tra le colline della Emilia e della Toscana sorge in un enorme anfiteatro Monterenzio, la collina bagnata dal fiume Sillaro, addolcita dalle acque di sei piccoli laghi. Qui è nato il villaggio della salute, una grande oasi ambientale che ospita d’estate un divertente acquapark e un centro termale aperto tutto l’anno con ventidue piscine su 50 ettari, collegate da due tapis roulant, un agriturismo con sei casolari antichi trasformati in alberghi e due ristoranti che offrono solo prodotti bio della zona. Le acque termali del Sillaro, certificato come villaggio biologico, sono ricche di baritina, il minerale che spinse Wolfgang Goethe su queste colline per scoprirne le proprietà rilassanti.
Un’altra regione italiana dove si gode del benessere e del relax a costo zero è la Toscana: nel cuore della Maremma le cascate del Mulino e i gradoni di Manciano, gratuite e imperdibili mete termali, sono caratterizzati da un’acqua sulfurea che scorre in piccoli bacini diventando sempre più calda vicino alla sorgente. Le terme sorgono proprio accanto a Saturnia, costosa e celebre località termale nel comune di Manciano, la cui sorgente nasce in un cratere vulcanico, scorre lungo il fiumiciattolo Gorello e forma una serie di piscine naturali, scavate nella roccia.
Sempre in Toscana ci sono le terme di Chianciano, struttura medico-sanitaria convenzionale che cura il fegato e l’apparato gastroenterico, e quelle più economiche di Bagno Vignoni, lungo il fiume Orcia. Ai piedi della collina è stata costruita una piscina rettangolare dove arrivano le benefiche acque solfuree; nella piazza principale del paese, invece, c’è una vasca termale nella quale però è vietato immergersi.
Presso una sorgente sul torrente Farma, tra Siena e Grosseto, si trovano le antiche terme di Petriolo, circondate da castagneti e querceti: le sue acque, ricche di zolfo e utili a curare i disturbi del sistema respiratorio, confluiscono in una serie di vasche in cui viene raccolta l’acqua calda, che in alcuni punti sgorga a 40 gradi. Nel nuovo stabilimento, aperto tutti i giorni, si possono fare fanghi e bagni termali in vasche naturali, le cui acque sono indicate per la cura delle vie respiratorie. Dai bagni di Petriolo partono numerosi percorsi per conoscere da vicino il territorio toscano, ricco di fiumi e sorgenti ma anche di deliziosi borghi medievali.
Ai piedi del monte Amiata si può accedere liberamente ai bagni di San Filippo: pozze e piccole cascate raggiungibili attraverso un sentiero nel bosco e caratterizzate da un’acqua termale calcarea che varia dai 30 ai 40 gradi. Il luogo è caratterizzato da una lanugine bianca - sostanza dalle proprietà antisettiche - che ricopre tutte le terme e si deposita anche sulle persone che vi si immergono.
In provincia di Siena si trova il panoramico complesso di vasche romane di San Casciano dei Bagni: ci si immerge in antichi lavatoi pieni di acqua termale a 41 gradi tra conche verdi e incontaminate, boschi di cipressi e faggi che fanno da sfondo al complesso termale.
Nelle Marche gli sportivi fanno bagni di salute e di benessere nelle terme santa Lucia di Tolentino, in provincia di Macerata: lo stabilimento, a ridosso di un bosco secolare, è un rinomato centro di medicina sportiva e pediatrica aperto tutto l’anno.
E’ la provincia di Viterbo la più ricca di terme d’Italia: ovunque spuntano pozze e sorgenti termali d’acqua sulfurea, vere Spa e piscine a cielo aperto, quasi tutte libere per chi vi risiede e con un’entrata di pochi euro per chi vi arriva da fuori e vuole godere dei benefici di queste acque miracolose. Sono terme aperte al pubblico con una tessera annuale le Masse di san Sisto, con diversi servizi e tre piscine, una d’acqua sulfurea calda, una fredda e una tiepida, in piena campagna e vicino ai resti archeologici della zona tra Viterbo e Vetralla.
Piacevoli e assolutamente gratuite le terme del Bullicame, a poco più di 2 chilometri da Viterbo, che offrono un paio di piscine naturali situate in aperta campagna, a cui viene convogliata l’acqua in modo impetuoso direttamente dalla sorgente termale che si trova a pochi metri. Anche qui il fango biancastro che si trova sul fondo della piscina più calda - e più piccola - è utile per massaggiare e levigare la pelle. A tre chilometri da Viterbo si fanno bagni termali, soprattutto di notte quando fa freddo, nelle piscine Carletti, la cui acqua limpidissima fuoriesce da due polle calde, raggiungendo anche i 58 gradi. L’acqua, infatti, scende dalle pendici di una collina in tre vasche, ciascuna a temperatura diversa, e si immette in due altre ampie piscine, a poca distanza.
Verso il mare, prima di arrivare a Civitavecchia, si arriva alle terme Taurine, antica area sorta intorno alla villa di Traiano; la sua struttura termale venne costruita dagli etruschi e portata allo splendore dai romani che la frequentavano per le qualità terapeutiche delle acque. A circa un chilometro da queste terme, aperte tutto l’anno e con un ingresso di pochi euro, sorge la Ficoncella, che ospita piccole e numerose vasche dall’acqua bollente e davvero insuperabile per chi soffre di reumatismi. Si narra che persino Garibaldi, dopo aver fatto bagni con le acque provenienti dalla Ficoncella, migliorò da una terribile artrite.
A Ischia, isola ricca di sorgenti termali conosciute in tutto il mondo, ogni albergo offre un centro benessere di prestigio ma la fonte di Sorgeto, circondata dalle rocce e affacciata sul mare, è completamente gratuita. La bellissima località termale si raggiunge via mare o a piedi attraverso una ripida scalinata che parte dal borgo di Panza; le sue acque ipertermali sgorgano dal fondale marino a una temperatura altissima e creano una preziosa miscela di acqua salata e termale, che viene utilizzata per la talassoterapia. E’ piacevole fare il bagno nelle vasche di notte, guardando le stelle e godendo del tepore delle acque, ma comunque è bene fare attenzione alle pietre e agli scogli perché spesso sono bollenti. Sempre sull’isola campana dal porto di sant’Angelo si raggiunge la spiaggia delle Fumarole: getti di vapore acqueo unito ad altre sostanze gassose escono dalle fenditure del terreno vulcanico fino alla sabbia, surriscaldandola con temperature che variano dai 46 ai 100 gradi. Spesso, immergendosi con una maschera nell’acqua antistante la spiaggia, si possono vedere le bolle che emana la terra, ma l’esperienza migliore è fare le sabbiature, coprendo tutto il corpo sotto la rena caldissima.
Ad Acquappesa-Cosenza ci sono le terme Luigiane, le più antiche della Calabria, famose per curare artrosi e reumatismi e per le malattie delle vie respiratorie. Sorgono in un’ampia vallata ricca di boschi e vicino al mare, famose già nell’antichità.
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