mercoledì 13 aprile 2016

La tragedia degli Sherpa sull'Everest diventa docufilm

Tra il ghiaccio e i crepacci, oltre gli ottomila metri d'altezza la vita è veramente appesa a un filo. Non solo la vita di chi sceglie di salire ma anche quella dei tantissimi Sherpa, le insostituibili guide nepalesi, che accompagnano i turisti d'alta quota trasportando i carichi più pesanti e mettendo in sicurezza i percorsi verso le vette. A due anni esatti da quella che è ricordata come la più grande tragedia nella storia delle spedizioni himalayane arriva lunedì 18 aprile alle 21 in esclusiva su Discovery Channel (canale 401-402 di Sky) il film "Sherpa" della regista Jennifer Peedom nominato ai Bafta 2016.

All'alba del 18 aprile del 2014 un team di Sherpa stava preparando le vie di salita dal campo base a circa 6000 metri verso la vetta dell'Everest sistemando le corde lungo il tragitto. Un'incredibile massa di neve e ghiaccio si staccò dalla montagna colpendo l'area della Icefall Khumbu, travolgendo una ventina di loro e uccidendone sedici.

Proprio nell'aprile del 2014, due troupe si trovavano contemporaneamente sul monte Everest per documentare due eventi straordinari. La regista Jennifer Peedom e il suo team stavano lavorando a un documentario sull'imminente stagione di scalata dal punto di vista degli Sherpa e volevano concentrarsi sul leggendario tentativo record dello Sherpa Phurba Tashi di raggiungere la cima dell'Everest per la ventiduesima volta.

Inoltre, anche una troupe Discovery in quei giorni si preparava a filmare un evento live con protagonista lo scalatore americano Joby Ogwyn, amante degli sport estremi, che prevedeva di salire sulla vetta e poi lanciarsi in diretta con una speciale tuta alare. Invece, hanno tutti documentato il giorno più tragico della storia della montagna.

"Si tratta di un film forte ed emozionante. Ci porta in un luogo dove non siamo mai stati prima - dentro le vite degli Sherpa che rendono possibile la cultura delle scalate all'Everest" spiega il presidente di Discovery Channel Rich Ross.

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