AVEZZANO - C'è la rinascita, dopo il restauro che ne ha restituito i colori originari e garantito la stabilizzazione della struttura, lo chalet dei Torlonia, in pieno Parco Torlonia, ad Avezzano. L'opera, conosciuta come 'Casino di caccia' e realizzata nel 1891, venne acquistata dal principe Torlonia e diventò il primo padiglione agroalimentare nell'esposizione di Palermo. La struttura ottagonale, tutta in legno, con intrecci di rami che incorniciano il portico, infatti, è concepita come una sorta di kit di montaggio che consente di smontarla e trasferirla a seconda delle esigenze.
Oggi il 'Casino di caccia' è stato restituito alla città e rappresenta il simbolo del futuro di questa terra, al centro di un Parco che, "dopo 100 anni", ha detto il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, verrà aperto, entro un mese, al pubblico. Il restauro dell'opera, che ha superato indenne il sisma del '15, è stato donato dagli edili di Ance L'Aquila, e fortemente voluto dal presidente del Consiglio regionale.
Oggi il 'Casino di caccia' è stato restituito alla città e rappresenta il simbolo del futuro di questa terra, al centro di un Parco che, "dopo 100 anni", ha detto il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, verrà aperto, entro un mese, al pubblico. Il restauro dell'opera, che ha superato indenne il sisma del '15, è stato donato dagli edili di Ance L'Aquila, e fortemente voluto dal presidente del Consiglio regionale.
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