TARRAGONA - Il campanile di San Marco è pronto, anche la facciata della casa di Enzo Ferrari e il simulatore all'interno. Mancano ancora il Colosseo, la parte interna della trattoria, attrazioni e dettagli estetici. Il Ferrari Land, primo parco divertimenti a marchio Ferrari in Europa, la cui apertura è annunciata per il 7 aprile 2017, comincia a emergere tra gru e ponteggi.
Nel cantiere di Tarragona, a un'ora da Barcellona, in Spagna, campeggia l'acceleratore verticale con l'inconfondibile Cavallino sullo scudo giallo: 112 metri di altezza e 180 chilometri orari in circa cinque secondi per la montagna russa più alta d'Europa. Gli appassionati della velocità saranno così catapultati in verticale sulla cima della struttura per poi precipitare con un'inclinazione massima di 90 gradi.
Ci saranno poi dei simulatori dedicati ad adulti e bambini, per vivere l'emozione di una corsa in F1 e dei Pit stop, due free fall towers di 56 metri, un circuito con 32 automobili da due passeggeri. Soltanto il giorno dell'apertura, nell'anno del 70/o anniversario della casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari a Maranello, si potrà scoprire cosa nasconderà al suo interno il Ferrari Experience, l'edificio al centro dei 60 mila metri quadrati del parco il cui tetto riprodurrà La Ferrari, il modello di lusso e di eccellenza, massima espressione del Cavallino. E ancora: edifici ispirati alla storia dell'azienda, come la casa di Enzo Ferrari, la factory di Maranello, le officine meccaniche, nonché riproduzioni di monumenti storici italiani, dal Colosseo alla Scala di Milano, al campanile di San Marco a Venezia.
Tutto questo in un'area adiacente al PortAventura World, il parco divertimenti più grande d'Europa costruito 21 anni fa, e al Caribe Aquatic Park, nato nel 2002 e ampliato nel 2013.
A differenza del parco di Abu Dhabi, il Ferrari Land sarà più trasversale, dedicato agli amanti del brivido ma anche alle famiglie. Un "parco esperienziale", così lo definisce Giovanni Cavalli, general manager commercial di PortAventura World. "Non vuole essere solo adrenalinico - ha spiegato Cavalli all'ANSA - ma vuole rappresentare quella che è stata la storia della Ferrari". Gli appassionati non hanno di che preoccuparsi perché "le attrazioni sono molto potenti e le sensazioni molto simili a quelle che si possono provare nel mondo Ferrari", parola del pilota della Scuderia Ferrari Marc Gené.
La casa automobilistica di Maranello ha investito cento milioni di euro nel progetto e ha siglato un contratto di esclusiva in Europa e in Russia per i prossimi 30 anni con il parco spagnolo. "La decisione di costruire Ferrari Land in Spagna - ha spiegato Giovanni Cavalli - è soprattutto dovuta al track record che ha PortAventura: un parco che sviluppa 4 milioni di visitatori, costruito e gestito da un operatore che si attesta sicuramente tra i primi tre in Europa e che attualmente conta 30 mila famiglie abbonate per un anno".
L'obiettivo è di arrivare a cinque milioni di visitatori l'anno e di rinnovare l'offerta nel tempo: "Non dimentichiamo che siamo a due passi da Barcellona, che ha dei flussi turistici importantissimi, - ha detto Cavalli - e che siamo in una destinazione turistica che riceve otto milioni di visitatori l'anno per cui riteniamo che un milione sia un obiettivo raggiungibile". Non da poco, infatti, anche l'antica città romana di Tarragona, situata sulla Costa Daurada a dieci minuti di treno dal parco, nel 2000 inserita dall'Unesco tra i Patrimoni mondiali dell'umanità.
"Noi pensiamo che la strategia migliore di gestire un parco sia quella di rinnovarsi continuamente - ha aggiunto Cavalli - e come si è ampliato PortAventura World, con nuove attrazioni e resort, si amplierà il Ferrari Land", prima di tutto con una struttura ricettiva, già prevista in una seconda fase del progetto.
"I lavori sono stati completati per il 70%" e, anche se il parco ha ancora tutto l'aspetto del cantiere, "la parte strutturale è già stata terminata - ha assicurato il general manager commercial di PortAventura World - mancano quelle parti di dettaglio e di piccole attrazioni che ancora non sono state istallate". Non resta che attendere la primavera.
Nel cantiere di Tarragona, a un'ora da Barcellona, in Spagna, campeggia l'acceleratore verticale con l'inconfondibile Cavallino sullo scudo giallo: 112 metri di altezza e 180 chilometri orari in circa cinque secondi per la montagna russa più alta d'Europa. Gli appassionati della velocità saranno così catapultati in verticale sulla cima della struttura per poi precipitare con un'inclinazione massima di 90 gradi.
Ci saranno poi dei simulatori dedicati ad adulti e bambini, per vivere l'emozione di una corsa in F1 e dei Pit stop, due free fall towers di 56 metri, un circuito con 32 automobili da due passeggeri. Soltanto il giorno dell'apertura, nell'anno del 70/o anniversario della casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari a Maranello, si potrà scoprire cosa nasconderà al suo interno il Ferrari Experience, l'edificio al centro dei 60 mila metri quadrati del parco il cui tetto riprodurrà La Ferrari, il modello di lusso e di eccellenza, massima espressione del Cavallino. E ancora: edifici ispirati alla storia dell'azienda, come la casa di Enzo Ferrari, la factory di Maranello, le officine meccaniche, nonché riproduzioni di monumenti storici italiani, dal Colosseo alla Scala di Milano, al campanile di San Marco a Venezia.
Tutto questo in un'area adiacente al PortAventura World, il parco divertimenti più grande d'Europa costruito 21 anni fa, e al Caribe Aquatic Park, nato nel 2002 e ampliato nel 2013.
A differenza del parco di Abu Dhabi, il Ferrari Land sarà più trasversale, dedicato agli amanti del brivido ma anche alle famiglie. Un "parco esperienziale", così lo definisce Giovanni Cavalli, general manager commercial di PortAventura World. "Non vuole essere solo adrenalinico - ha spiegato Cavalli all'ANSA - ma vuole rappresentare quella che è stata la storia della Ferrari". Gli appassionati non hanno di che preoccuparsi perché "le attrazioni sono molto potenti e le sensazioni molto simili a quelle che si possono provare nel mondo Ferrari", parola del pilota della Scuderia Ferrari Marc Gené.
La casa automobilistica di Maranello ha investito cento milioni di euro nel progetto e ha siglato un contratto di esclusiva in Europa e in Russia per i prossimi 30 anni con il parco spagnolo. "La decisione di costruire Ferrari Land in Spagna - ha spiegato Giovanni Cavalli - è soprattutto dovuta al track record che ha PortAventura: un parco che sviluppa 4 milioni di visitatori, costruito e gestito da un operatore che si attesta sicuramente tra i primi tre in Europa e che attualmente conta 30 mila famiglie abbonate per un anno".
L'obiettivo è di arrivare a cinque milioni di visitatori l'anno e di rinnovare l'offerta nel tempo: "Non dimentichiamo che siamo a due passi da Barcellona, che ha dei flussi turistici importantissimi, - ha detto Cavalli - e che siamo in una destinazione turistica che riceve otto milioni di visitatori l'anno per cui riteniamo che un milione sia un obiettivo raggiungibile". Non da poco, infatti, anche l'antica città romana di Tarragona, situata sulla Costa Daurada a dieci minuti di treno dal parco, nel 2000 inserita dall'Unesco tra i Patrimoni mondiali dell'umanità.
"Noi pensiamo che la strategia migliore di gestire un parco sia quella di rinnovarsi continuamente - ha aggiunto Cavalli - e come si è ampliato PortAventura World, con nuove attrazioni e resort, si amplierà il Ferrari Land", prima di tutto con una struttura ricettiva, già prevista in una seconda fase del progetto.
"I lavori sono stati completati per il 70%" e, anche se il parco ha ancora tutto l'aspetto del cantiere, "la parte strutturale è già stata terminata - ha assicurato il general manager commercial di PortAventura World - mancano quelle parti di dettaglio e di piccole attrazioni che ancora non sono state istallate". Non resta che attendere la primavera.
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