Il bar non rappresenta più solo il simbolo dello stile di vita italiano, ma anche luogo in cui si possono esaltare valori di salubrità, conoscenza dei prodotti e sostenibilità della filiera. E' con queste motivazioni che il Gambero Rosso ha eletto La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo (Bergamo) come miglior bar d'Italia dell'anno: il premio è stato consegnato alla Triennale di Milano durante la presentazione della Guida Bar d'Italia del Gambero Rosso 2016.
La giuria ha riservato poi due menzioni speciali per Ariele di Conegliano (Treviso) e la new entry Viennoiserie Gian di Castiglione delle Stiviere (Mantova), che spiccano insieme al vincitore fra i 27 bar finalisti meritevoli di tre tazzine e tre chicchi per la qualità del locale e dei prodotti serviti. Sul lungo podio si segnalano tre nuovi ingressi: oltre al già citato Gian, lo Staccoli Caffè di Cattolica (Rimini) e Dolce Salato di Pianoro (Bologna), i quali condividono ex aequo anche il premio per il miglior bar italiano eletto in rete tramite voto popolare.
Il premio 'Sanbitter Aperitivo dell'anno' va invece a Il Pasticciottino di Gallipoli (Lecce). Fra le 13 'stelle' nominate quest'anno, locali che per 10 anni consecutivi hanno ottenuto il massimo dei voti, entra Di Pasquale di Ragusa. Fra i caffè storici e i bar dei grandi alberghi di eccellenza, infine, il Gambero Rosso introduce quest'anno da una parte il Gran Caffè Quadri di Venezia e dall'altra il Winter Garden Bar dell'Hotel St.Regis di Firenze e il Gabbiano e Fortuny dell'Hotel Cipriani di Venezia.
A livello regionale la Guida premia sopratutto il Nord (8 locali in Lombardia, 6 in Piemonte e Veneto) mentre al Centro e al Sud spiccano Emilia Romagna e Sicilia, entrambi con 5 bar da tre tazzine e tre chicchi. In totale, sono 80 le novità fra i 1300 indirizzi segnalati, ma l'innovazione principale di questa sedicesima edizione sta nell'introduzione di un capitolo dedicato ai locali europei che propongono il miglior espresso: 37 i bar selezionati nelle più importanti città del continente, fra Monaco e Londra, Parigi e Barcellona.
"Le grandi catene di caffetterie americane ci hanno fatto un favore imitando l'esperienza italiana: hanno aperto un mercato dove i nostri produttori possono offrire 'the real thing'", ha commentato a proposito Andrea Illy. Il presidente di Illycaffè e partner della Guida ha anche commentato il successo del cluster del caffè di Expo, visitato oggi dal 10milionesimo visitatore: "Ne aspettavamo solo 4 milioni! Expo è stata la più grande celebrazione del caffè di sempre, per questo ci abbiamo creduto da subito e per primi".
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