MILANO - La città di Milano nel mese di giugno diverrà per una settimana la capitale mondiale dell'architettura: dal 12 al 18 giugno ospiterà la prima Milano Arch Week, una settimana di eventi, dibattiti, workshop e approfondimenti dedicati al progetto e a come si riconverte la città del futuro. L'evento, che sarà diffuso per tutta la città , è realizzato dal Comune di Milano con il Politecnico e la Triennale. La direzione artistica è di Stefano Boeri.
Tra le personalità che hanno già confermato la loro presenza c'è Elisabeth Diller, uno degli architetti che ha ridisegnato il volto della New York contemporanea 'firmando' la High Line, la passeggiata sopraelevata ricavata su un vecchio percorso ferroviario abbandonato e oggi tra i punti più visitati della nuova New York. E' esattamente quella della High Line uno dei modelli a cui Milano si ispira per ripensare se stessa realizzando nel futuro progetti di riqualificazione di spazi dismessi. Le parole chiave sono due: sostenibilità e vivibilità . "La città - è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione dal sindaco Sala e da Stefano Boeri - ha davanti a sè un'occasione unica, spazi enormi da riqualificare come gli ex scali ferroviari, le ex aree Falck a Sesto San Giovanni, l'area Expo. Parliamo di milioni di metri quadrati che cambieranno la città . Puntiamo ad una rigenerazione urbana che non punta solo al fascino dei grattacieli ma anche alla riqualificazione delle periferie". Sala pensa, per esempio, a una High Line milanese, "di dimensioni diverse da quelle di New York, naturalmente, ma pensata per lo stesso pubblico, per il quale la contemporaneità ha un ruolo importante".
Secondo il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, "Milano vuole giocare un ruolo da protagonista nell'architettura mondiale" non solo perché negli ultimi anni le archistar hanno ridisegnato parti della città (da Porta Nuova a City Life), "ma per il suo ruolo da progettista". "Milano vuole riprendersi il ruolo che aveva tra gli anni '30 e '70 con i vari Giò Ponti, Emilio Lancia, Giovanni Muzio, Vico Magistretti, Aldo Rossi, quando è stata un museo a cielo aperto della migliore architettura urbana del '900".
Oltre a Elisabeth Diller, tra gli ospiti che hanno già confermato la loro presenza il newyorkese Peter Einsenman, l'architetto del Burkina Faso Francis Kéré (che progetterà il padiglione della Serpentine Gallery a Londra), Massimiliano Fuksas, Oliviero Toscani. La Art Week riserverà un omaggio particolare a Gillo Dorfles, che ha da poco compiuto 107 anni, e ad Aldo Rossi.
Tra le personalità che hanno già confermato la loro presenza c'è Elisabeth Diller, uno degli architetti che ha ridisegnato il volto della New York contemporanea 'firmando' la High Line, la passeggiata sopraelevata ricavata su un vecchio percorso ferroviario abbandonato e oggi tra i punti più visitati della nuova New York. E' esattamente quella della High Line uno dei modelli a cui Milano si ispira per ripensare se stessa realizzando nel futuro progetti di riqualificazione di spazi dismessi. Le parole chiave sono due: sostenibilità e vivibilità . "La città - è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione dal sindaco Sala e da Stefano Boeri - ha davanti a sè un'occasione unica, spazi enormi da riqualificare come gli ex scali ferroviari, le ex aree Falck a Sesto San Giovanni, l'area Expo. Parliamo di milioni di metri quadrati che cambieranno la città . Puntiamo ad una rigenerazione urbana che non punta solo al fascino dei grattacieli ma anche alla riqualificazione delle periferie". Sala pensa, per esempio, a una High Line milanese, "di dimensioni diverse da quelle di New York, naturalmente, ma pensata per lo stesso pubblico, per il quale la contemporaneità ha un ruolo importante".
Secondo il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, "Milano vuole giocare un ruolo da protagonista nell'architettura mondiale" non solo perché negli ultimi anni le archistar hanno ridisegnato parti della città (da Porta Nuova a City Life), "ma per il suo ruolo da progettista". "Milano vuole riprendersi il ruolo che aveva tra gli anni '30 e '70 con i vari Giò Ponti, Emilio Lancia, Giovanni Muzio, Vico Magistretti, Aldo Rossi, quando è stata un museo a cielo aperto della migliore architettura urbana del '900".
Oltre a Elisabeth Diller, tra gli ospiti che hanno già confermato la loro presenza il newyorkese Peter Einsenman, l'architetto del Burkina Faso Francis Kéré (che progetterà il padiglione della Serpentine Gallery a Londra), Massimiliano Fuksas, Oliviero Toscani. La Art Week riserverà un omaggio particolare a Gillo Dorfles, che ha da poco compiuto 107 anni, e ad Aldo Rossi.
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