giovedì 30 giugno 2016

La top 10 degli hotel di architetti, stilisti e designer

Da Bulgari e Armani a Le Corbusier: si può passare una notte  nell'albergo progettato da un grande stilista o rimanere stregati dallo stile inconfondibile degli architetti e dei designer di fama internazionale. Da Milano a Mauritius, da Parigi a New York ecco una selezione da Booking.com.

1 - Sofitel So Mauritius Bel Ombre, Mauritius

Progettato in stile contemporaneo dall'architetto Lek Bunnag e decorate da Kenzo Takada, questo resort a 5 stelle di suite e ville offre una spiaggia privata di sabbia bianca e una vista sulle montagne, sulle lagune e sull'Oceano Indiano. Il design esprime un'eleganza che sposa perfettamente l’ambiente casual. Le 92 camere sono suddivise in 3 categorie: 84 Suites Prestige, 6 ville sulla spiaggia e 2 ville Beaulieu. Tutte le sistemazioni dispongono di piscina o vasca all'aperto, giardino privato e patio affacciato su una vegetazione lussureggiante.

2 - Mama Shelter, Parigi

Situato in posizione centrale, questo elegante hotel è stato progettato da Philippe Starck, architetto e designer francese di fama internazionale. Il Mama Shelter offre camere ultramoderne e ospita un ristorante in stile brasserie che propone i piatti della cucina francese tradizionale, una pizzeria, il particolare bar “Chic-Chic” e un'area giochi con biliardino.

3 - Armani Hotel, Milano

Ospitate in un edificio degli anni '30 progettato da Enrico Griffini, L'Armani Hotel Milano sorge nel raffinato Quadrilatero della Moda, a soli 50 metri dalla stazione della metropolitana Montenapoleone. Le sistemazioni presentano arredi firmati rigorosamente Armani Casa e rispecchiano sin nei minimi dettagli l'immagine del marchio: semplice, chic, sofisticato e contemporaneo.

4 - Hotel du Petit Moulin, Parigi

Nel 2005 lo stilista Christian Lacroix ha iniziato una carriera come designer d'hotel. Oltre all'Hotel du Petit Moulin nel III arrondissement, Christian Lacroix ha curato la decorazione dell'Hotel Bellechasse e dell'Hotel Notre Dame. Questo hotel, in particolare, situato nel quartiere Marais di Parigi, a soli 300 metri dal Museo Picasso e a 1,5 km da Notre-Dame, l'Hotel du Petit Moulin è un boutique hotel interamente arredato da Lacroix. Lo stile è eccentrico ed originale, Il risultato è sorprendente.

5 - Morgans Hotel - A Morgans Original, New York

L’architetto d’interni Audree Putman nel 1984 ha lanciato il concetto di "boutique hotel" proprio inaugurando l'hotel Morgans a New York. Le stanze arredate dal famoso designer Audree Putman dispongono di un tavolo in metallo intarsiato Corian, la lampada da comodino La Notte e TV a schermo piatto. Le scacchiere bianche e nere che ricoprono i muri della hall, delle camere e dei bagni, sono il marchio distintivo degli hotel del gruppo Morgans. Le decorazioni eccentriche e la posizione ideale su Madison Avenue rendono il Morgans un hotel perfetto per un soggiorno nella Grande Mela.

6 - Bulgari Hotel, Milano

Dopo essersi espansa sul mercato estero negli anni 70, Bulgari ha deciso nel 2001 di dare il via a una catena di hotel, la Bulgari Hotels & Resorts. Questo è uno dei più raffinati ed esclusivi hotel boutique di Milano, e sorge nelle immediate vicinanze delle più importanti vie dello shopping. Affacciate sull'incantevole giardino del Bulgari e sull'adiacente Orto Botanico, le camere vantano interni confortevoli, un design moderno e tecnologie all'avanguardia.
Lo splendido centro benessere dotato di piscina coperta è l'ideale per rilassarsi dopo una giornata intensa a Milano. I mosaici di vetro, gli interni in oro e verde smeraldo, e l'illuminazione particolare accentuano l'atmosfera rilassante della spa.

7 – Hotel le Corbusier, Marsiglia

L'Hotel le Corbusier è ospitata all'interno del monumento storico La Cité Radieuse progettato da Le Corbusier e ne presenta ancora le caratteristiche originali. Rannichiato al terzo e quarto piano di questo edificio iscritto al Patrimonio dei monumenti storici, l'hotel Corbusier dispone di sole 21 camere, un bar ristorante “Le Ventre de l'Architecte" la cui reputazione è ormai ben consolidata.

8 – Hotel Lungarno, Firenze

Di proprietà della famiglia Ferragamo, questa struttura sfoggia originali pezzi d'arte moderna e opere d'arte del Novecento, tra cui un Picasso e 4 Cocteau. Situato a meno di 100 metri da Ponte Vecchio a Firenze, l'Hotel Lugarno vanta viste mozzafiato e un'atmosfera eccezionale e moderna. Decorate con le tonalità calde del giallo e dell'avorio, che gli conferiscono un’aria squisitamente retrò, le camere dispongono di comfort tecnologici, dettagli unici e un set di cortesia firmato Salvatore Ferragamo.

9 – Silken Puerta America, Madrid

Il Silken Puerta America di Madrid è senza dubbio uno degli hotel più originali mai realizzati. Caratterizzato da un esclusivo design d'avanguardia, è stato ideato da ben 19 architetti di fama mondiale, tra cui Norman Foster, Jean Nouvel e Zaha Hadid. Ad ognuno è stato consegnato un piano e ognuno di loro ha lavorato su un materiale differente (sia esso il legno del Giappone, l'acciaio, il cuoio o il granito). L’effetto è variegato e sorprendente. Il Silken Puerta America offre, inoltre, una piscina coperta e un bagno turco nonché una terrazza con giardino e un bar all'ultimo piano con magnifiche viste su Madrid.

10 – Hôtel Original, Parigi

Questo boutique-hotel posto nel cuore di Parigi, a soli 3 minuti a piedi da Place de la Bastille e da Place des Vosges, è diretto dalla estrosa creatrice di moda Stella Cadente. Dispone di 38 stanze in tutto, in cui ogni piano è decorato sulla base di un tema diverso: Reine de Cristal, Joker, Alice, Or et Argent, Forêt enchantée e i sette peccati capitali. Tutte insonorizzate e climatizzate, le sistemazioni presentano arredi unici e moderni.

mercoledì 29 giugno 2016

Irlanda, 10 spiagge tra Trono di spade e Titanic

Nuotare, fare surf e contemporaneamente godere degli immensi tesori culturali, artistici ed archeologici dell'Irlanda. Ecco la lista delle mete imperdibili:

1. Inchydoney a Clonakilty, Contea di Cork
Non sorprende che la selvaggia Wild Atlantic Way abbia spiagge meravigliose, e questa è una tra le più straordinarie. A voi la scelta tra il nuoto, il surf o la semplice contemplazione del paesaggio.

2. Derrynane, Contea di Kerry
Questa gemma, insignita della Bandiera Blu, si apre sul famoso Ring of Kerry ed è semplicemente magica. Le sue sabbie bianche sono invitanti ed esotiche. Perfetta per famiglie, il nuoto, le passeggiate e tutti gli sport acquatici.

3. Lahinch, Contea di Clare
Situata nei pressi di un villaggio costiero, questa spiaggia sabbiosa a forma di mezzaluna si affaccia sull’Atlantico e offre paesaggi mozzafiato, oltre a una grande quantità di cose da fare.

4. Strandhill, Contea di Sligo
Spiaggia vastissima con magnifiche grandi onde: una mecca per i surfisti che qui convergono da ogni dove e che, dopo lo sport, approfittano della vasta scelta di caffè, ristoranti e attività varie offerta dal vivace villaggio.

5. Rossnowlagh, Contea di Donegal
Candidata come la più spettacolare spiaggia del nord-ovest, rappresenta un’altra grande destinazione per il surf, con il valore aggiunto dei fantastici paesaggi della Donegal Bay.

6. Downhill, Contea di Derry~Londonderry
Incredibilmente panoramica, questa spiaggia sabbiosa e’ situata lungo la celebre Causeway Coastal Route ed è stata usata per le riprese dell’acclamata serie TV " Il Trono di Spade".

7. Whitepark Bay, Contea di Antrim
Protetto dal National Trust, questo spettacolare arco bianco corre tra sue promontori e offre un tranquillo rifugio in ogni momento.

8. Murlogh Beach, Contea di Down
Località spettacolare ai piedi delle Mourne Mountains, questa ampia e piatta spiaggia ha alle spalle un antico sistema di dune, e si apre nel cuore di una riserva naturalistica. Ideale per passeggiate, bird watching e divertimenti per tutta la famiglia.

9. Portmarnock, Contea di Dublino
Dublino e’ situata sulla costa e non lontano dalla città si trova questo vero e proprio gioiello, 5 miglia di spiaggia incastonata nel magnifico paesaggio offerto dalle Dublin Mountains e Howth Harbour.

10. Curracloe, Contea di Wexford
Nel cuore dell’Ancient East irlandese, quelle belle spiagge dorate sono frequentate dagli amanti del sole e della natura. Qui sono state girate le epiche scene iniziali del film "Salvate il Soldato Ryan".

martedì 28 giugno 2016

Animali: vacanze tra monumenti, spiagge, aerei e dogsitter

Comincia l'estate e cominciano i problemi per i padroni di cani, gatti e animali da compagnia (gli italiani sono un popolo di pet addicted con ben 60 milioni di animali da compagnia): secondo un sondaggio di DogBuddy.com e Skyscanner.it ben il 67% di loro si sente in colpa quando non porta il cane con sé in vacanza e il 74% dei proprietari dichiara di aver cambiato i propri piani di viaggio per il proprio cane. Ecco allora una guida con i consigli degli esperti per partire tranquilli:

Portarlo in viaggio o affidarlo a un dog sitter?Come spiega la dottoressa Manuela Michelazzi, medico veterinario esperto in comportamento animale: "Le cose più importanti da tenere in considerazione quando si pianifica una vacanza sono l’età e le condizioni fisiche del cane, oltre ad aspetti comportamentali che ne determinano la capacità di adattamento al viaggio, a seconda della destinazione, del periodo dell’anno selezionato, del tipo e della durata del viaggio. All’interno della stessa razza esiste un’estrema varietà comportamentale per cui è consigliabile rivolgersi a uno specialista che conosca il vostro cane e vi possa informare sui possibili rischi del viaggio, oltre a dare dei consigli su come preparare il cane alla vacanza, sia che parta con voi, sia che la passi con un dog sitter o in una pensione per cani".

Fido al museo, si può fare?Fido al Colosseo? Non si può proprio fare perché la legge che disciplina i Beni Culturali vieta l’ingresso nei musei, monumenti e aree archeologiche comunali e nazionali ad animali di qualsiasi taglia. Sono ammessi solo i cani guida per i non vedenti. Ci sono però molte eccezioni dall'Hangar Bicocca di Milano agli scavi di Pompei, che sono pet friendly. Un elenco di queste strutture è su http://tripfordog.com/cat/museo/

Viaggio in ItaliaIn Italia sono sempre più numerosi gli alberghi, gli stabilimenti balneari e le strutture turistiche che si adeguano alle esigenze di chi viaggia e va in vacanza con i propri animali domestici. I primi ad aprirsi alla cultura dell’accoglienza degli animali, già molto diffusa nei Paesi anglosassoni e in Francia, sono stati gli stabilimenti balneari che si sono dotati di regolamenti (comportamentali e sanitari) e di strutture adeguate per l’accesso e l’accoglienza agli animali. Pioniere in Italia è stato lo stabilimento Bagni Bau Bau Village (ex Bagni Sport) di Albissola Marina, in Liguria, che per primo ha ricevuto nel 1997 il permesso di ospitare animali domestici seppur con regole rigide e strutture adeguate. L’altra storica spiaggia per cani, nata il 20 giugno 1998, è Baubeach di Maccarese, sul litorale nord di Roma: la struttura dispone di angoli new age con arredi adatti anche agli animali, collari colorati e tendine canadesi parasole. Anche il Veneto ha una lunga tradizione di accoglienza agli animali e, in particolare, ai cani sotto l’ombrellone: Spiaggia di Pluto a Bibione mette a disposizione 200 posti ed esperti cinofili, e Bau Bau Beach di Jesolo offre lettini e percorsi agility.

L’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di spazi costieri dedicati agli amici a quattro zampe: tra i più famosi ci sono Bagno 81 no problem di Rimini e la Baia di Maui di Lido di Spina, a Ferrara. E’ buona la ricettività anche in Toscana dove ci sono, tra le altre, la Bau Beach di Cecina, dove gli animali possono fare il bagno in mare (rarissimo sulle nostre coste), la Dog Beach dell’isola d’Elba e Calambrone, a sud di Pisa. Infine nelle Marche si va in spiaggia con il cane a Fano (Animalido) e a Civitanova Marche (Amici di Fido). Tante sono le strutture alberghiere che ospitano gli animali: i primi sono stati i campeggi, poi gli agriturismo e, negli ultimi anni, residence e catene alberghiere come gli Space Hotels che offrono ai clienti con gli animali al seguito brandine, ciotole, cure veterinarie, servizi di toeletta, pet-sitting e persino menu personalizzati. Per conoscere tutti gli alberghi che ospitano animali domestici, consultare il sito: www.pethotels.it

Viaggiare in aereoIn generale, la maggior parte delle compagnie aeree permette ai cani di piccola taglia di viaggiare in cabina all’interno di un trasportino (per cui sono previsti il pagamento di un supplemento e il rispetto di limiti di dimensioni e peso), mentre le razze di media o grande taglia devono viaggiare in stiva, ad esclusione dei cani-guida. Rispetto alla durata del viaggio, motivo di preoccupazione per 3 proprietari di cani su 4 fra quelli intervistati, che temono che un viaggio lungo sia stressante per il proprio cane, il veterinario della testata online Cani.com commenta che “il viaggio aereo diventa stressante dopo 4 ore, se trasportato in cabina, ed è sempre stressante se il cane viaggia in stiva”. In ogni caso, prima di intraprendere un viaggio in aereo, il proprietario deve assicurarsi che il cane sia in buone condizioni di salute e sia abituato ai rumori e a stare nel trasportino.

lunedì 27 giugno 2016

Basilicata, a Craco un Museo emozionale

CRACO (MATERA) - Storia, arte, immagini, curiosità, studi, cinema, itinerari, impressioni di arte e visitatori illustri conquistati da Craco, noto come il "paese fantasma" - a causa di una frana che negli anni Sessanta costrinse gran parte degli abitanti a spostarsi a valle in località Peschiera - costituiscono il "Museo delle emozioni", allestito nel restaurato monastero di San Pietro.

Attraverso un percorso multimediale, composto da monitor touch-screen, il visitatore del "Mec" (Museo emozionale di Craco) viene a conoscenza della storia e di aspetti poco conosciuti di un luogo suggestivo e di una comunità che ha ancora qui le radici del suo passato. Accanto ai monitor multimediali, ci sono anche pannelli riservati alle testimonianze di artisti, registi, esperti di vari settori che hanno studiato e studiano da vicino "l'evoluzione di un territorio in movimento - evidenzia il sindaco Giuseppe Lacicerchia - verso il recupero di un patrimonio culturale e territoriale davvero unico e suggestivo".

Il Comune ha, inoltre, programmato spettacoli ed eventi di animazione che arricchiranno l'estate 2016. Insieme all'associazione "Craco Ricerche", l'amministrazione municipale ha poi messo a punto un progetto di recupero e valorizzazione del centro storico, per un importo di 24 milioni di euro, candidato a finanziamento nel programma di interventi del Ministero per i Beni culturali dotato di un miliardo di euro.

domenica 26 giugno 2016

I 40 anni della CN Tower di Toronto

Compie 40anni la CN Tower di Toronto, che fino al 2010 ha detenuto il primato di torre più alta del mondo. Inaugurata nel cuore della città canadese il 26 giugno 1976, la torre di telecomunicazioni svetta con i suoi 553 metri, considerata all’epoca la struttura autoportante più elevata del pianeta.

In seguito venne superata dai 600 metri della Canton Tower, nel distretto cinese di Haizhou; dalla Mecca Royal Hotel Clock Tower, un complesso edilizio di 601 metri nella città sacra della Mecca; dai 634 metri della Tokyo Sky Tree e dal Burj Khalifa di Dubai, che con i suoi 829 metri d’altezza ha battuto, finora, ogni record. C’è poi un lungo elenco di altissimi grattacieli ma in questa classifica si considerano solo le strutture a torre autoportanti.

Oggi la CN Tower resta la maggiore meta turistica della città canadese, visitata da oltre 2 milioni di persone, e location mozzafiato per eventi sulla terrazza e camminate vertiginose su una piccola e panoramica passerella, ricoperta di vetro, che gira intorno alla torre a 347 metri d’altezza. Dalla terrazza panoramica che sovrasta i 181 piani della torre si può ammirare tutto lo skyline della città canadese sul lago Ontario fino a Detroit e, dalla parte opposta, sull’immensa pianura che porta alla baia di Hudson.

A 360 metri di altezza c’è un ristorante panoramico girevole, che ruota attorno all’asse della torre ogni 90 minuti, mentre i più coraggiosi possono camminare nel vuoto con una speciale imbragatura legata alla piccola passerella che gira intorno alla CN Tower, l’Edge Walk. Recentemente alla base della torre sono stati creati degli spazi commerciali, molto frequentati: negozi, ristoranti, cinema e piccole sale gioco per i turisti.

sabato 25 giugno 2016

Brexit, ecco cosa cambia nei viaggi verso il Regno Unito

Nessuna paura: anche dopo Brexit Londra resterà tra le città più visitate al mondo (oggi è la seconda dopo Hong Kong) con ben 17,4 milioni di visitatori nel 2014. Idem per il richiestissimo Regno Unito, dove nel 2016 erano attesi 34 milioni di turisti in viaggio oltre che per motivi di piacere anche di business e di studio. E anche se il clima di incertezza potrebbe duramente colpire il brand della destinazione e il desiderio dei consumatori di viaggiare nel breve-medio termine (i mercati più colpiti saranno Irlanda, Germania e Spagna e Usa), dall'altra parte la svalutazione della sterlina contribuirebbe a rendere più economico e quindi più appetibile un viaggio nel Regno Unito.

"Dati gli stretti legami tra il turismo e il Pil tra i mercati di destinazione e di origine, l'impatto sugli arrivi nel Regno Unito in uno scenario di Brexit indicano un potenziale calo della domanda di oltre 2,3 milioni di visitatori per mercati chiave solo fino al 2020, pari a un calo di oltre il 5% degli arrivi totali, in base all'ipotizzato declino del Pil nei mercati di origine" spiega Caroline Bremner, capo della sezione Travel di Euromonitor International.

Ma guardando alle indicazioni pratiche per chi sta per partire non ci si deve preoccupare troppo, visto che le leggi attualmente in vigore restano valide fino all'uscita definitiva del Paese (che in base al trattato di Lisbona potrà avvenire nell'arco di un biennio). Innanzi tutto i DOCUMENTI: come succede adesso basta avere la carta d'identità valida per l'espatrio. Nel futuro potrebbe servire il passaporto, più improbabile che sia necessario il visto. Per la SANITA' per ora basta il tesserino sanitario italiano che è valido in tutta Europa, più in là si deciderà.

Per quanto riguarda la STERLINA ci saranno forse dei benefici vista la svalutazione e la "cara" Londra diventerà forse un po' più economica, almeno per il momento. Allo stesso modo la sterlina meno forte frenerà i flussi in uscita dal Paese. Tutti gli altri servizi potrebbero avere dei rialzi di costo ma non nell'immediato: dal ROAMING alle ASSICURAZIONI. Il vero problema probabilmente saranno i VOLI LOW COST, settore nel quale molte regole andranno rinegoziate. Già nei mesi scorsi le principali compagnie si era dette preoccupate. In particolare easyJet aveva parlato di "misure più restrittive per l'aviazione e aumento delle tariffe" mentre Ryanair aveva addirittura messo sul muso dei suoi aerei il messaggio anti Brexit: 'Vote Remain in Europe'.

Intanto i centralini di molte agenzie di viaggio sia nel Regno Unito che in tutta Europa sono roventi per le telefonate dei turisti allarmati che vogliono avere più informazioni ma oggi è solo il Day After e bisognerà attendere un po' di tempo per superare lo choc e vederci chiaro.

venerdì 24 giugno 2016

Matera, il 2 luglio la festa dei Sassi

MATERA - Scarpe comode e tanta voglia di farsi coinvolgere e vivere una festa patronale, quella del 2 luglio in onore della Protettrice Maria Santissima della Bruna, che a Matera - Capitale europea della Cultura per il 2019 - si prepara tutto l'anno e che dura un giorno intero. Dall'alba a notte inoltrata, tra fede e tradizione, sacro e profano, con migliaia di immagini da consegnare all'album dei ricordi. Un album che ha 627 pagine, quante sono le edizioni della festa.

Il giorno più lungo dei materani comincia alle 4.30, dal Duomo, riaperto al culto dopo oltre dieci anni di restauri, con la celebrazione della Santa Messa e l'avvio della processione detta "dei pastori" che raggiunge i rioni Sassi e altri quartieri cittadino. E' detta dei pastori perché un tempo consentiva a pastori e mandriani di celebrare la Protettrice, prima di raggiungere jazzi e masserie per badare a greggi e armenti. In migliaia, cittadini e turisti, vivono la prima fase della Festa, che termina con una Messa nella chiesa di San Francesco da Paola e che incrocia in prima mattinata l'arrivo di una ottantina di Cavalieri della Bruna.

A guidarli un generale, che tiene a Palazzo Lanfranchi il rito della Vestizione. Poi a mezzogiorno in Cattedrale per la Messa e il trasferimento del simulacro della Madonna e del Bambinello nella chiesa di Maria Santissima Annunziata al rione Piccianello, dove c'è il laboratorio del carro trionfale di cartapesta. Nel pomeriggio la statua viene collocata sul carro per la processione serale sotto le luminarie e con la scorta dei cavalieri in costume. E' il preludio ai "tre giri" in piazza Duomo, che simboleggiano la protezione e il possesso della Madonna sulla città. Il carro, dopo che la statua della Madonna viene portata in Cattedrale, torna in piazza Vittorio Veneto per l'assalto e la distruzione allo scopo di assicurarsi una benaugurante "reliquia" di cartapesta. E poi uno spettacolo di fuochi pirotecnici saluta il 2 luglio e preannuncia una nuova edizione.

giovedì 23 giugno 2016

Le terme italiane low cost

BORMIO - Il nostro Paese è ricco di terme, sorgenti e vasche d’origine vulcanica scavate nella roccia, molte delle quali sono libere, gratuite e, le più organizzate, davvero economiche. Alcune sono antiche, altre hanno acque dalle proprietà uniche e altre ancora si trovano in luoghi bellissimi, a ridosso di montagne, boschi, laghi e cascate. Ecco le terme italiane più gettonate ed economiche, perfette per una giornata di relax o per un weekend all’insegna del benessere.

Le terme più famose del nord Italia sono gli storici Bagni vecchi di Bormio, terme d’origine romana caratterizzate da grotte panoramiche, dove sgorgano sorgenti d’acqua calda, e da vasche naturali circondate da una parete rocciosa su cui appoggiare la schiena.

Anche in Sardegna ci sono vasche di libero accesso: sono le antiche terme Fordongianus, vicino Oristano, che sorgono all’interno del sito archeologico romano Forum Traiano. Offrono vasche in cui le temperature più elevate si mescolano con l’acqua più fredda e soprattutto offrono, le uniche in Italia, l’incredibile esperienza di fare il bagno in mezzo ai resti archeologici.

In provincia di Benevento ci sono le antichissime terme di Telese, caratterizzate da acque sulfuree che migliorano le attività cardio-vascolari. Le terme sorgono all’interno di un enorme parco di alberi secolari e offrono due grandi piscine – “Goccioloni” e “Pera” – e padiglioni dove si effettuano le varie terapie. Le tariffe per entrare nel parco termale sono davvero alla portata di ogni tasca.

Le terme più gettonate della Romagna, terra ricca di sorgenti benefiche, sono quelle storiche di Riolo, in provincia di Ravenna: offrono acque medicali eccellenti e fanghi curativi in una struttura molto all’avanguardia con corsi e trattamenti personalizzati, alla portata di tutti. La principale piscina termale è dotata di acqua salsobromoiodica di 34 gradi con punti di idromassaggi e getti.

Tra le colline della Emilia e della Toscana sorge in un enorme anfiteatro Monterenzio, la collina bagnata dal fiume Sillaro, addolcita dalle acque di sei piccoli laghi. Qui è nato il villaggio della salute, una grande oasi ambientale che ospita d’estate un divertente acquapark e un centro termale aperto tutto l’anno con ventidue piscine su 50 ettari, collegate da due tapis roulant, un agriturismo con sei casolari antichi trasformati in alberghi e due ristoranti che offrono solo prodotti bio della zona. Le acque termali del Sillaro, certificato come villaggio biologico, sono ricche di baritina, il minerale che spinse Wolfgang Goethe su queste colline per scoprirne le proprietà rilassanti.

Un’altra regione italiana dove si gode del benessere e del relax a costo zero è la Toscana: nel cuore della Maremma le cascate del Mulino e i gradoni di Manciano, gratuite e imperdibili mete termali, sono caratterizzati da un’acqua sulfurea che scorre in piccoli bacini diventando sempre più calda vicino alla sorgente. Le terme sorgono proprio accanto a Saturnia, costosa e celebre località termale nel comune di Manciano, la cui sorgente nasce in un cratere vulcanico, scorre lungo il fiumiciattolo Gorello e forma una serie di piscine naturali, scavate nella roccia.

Sempre in Toscana ci sono le terme di Chianciano, struttura medico-sanitaria convenzionale che cura il fegato e l’apparato gastroenterico, e quelle più economiche di Bagno Vignoni, lungo il fiume Orcia. Ai piedi della collina è stata costruita una piscina rettangolare dove arrivano le benefiche acque solfuree; nella piazza principale del paese, invece, c’è una vasca termale nella quale però è vietato immergersi.

Presso una sorgente sul torrente Farma, tra Siena e Grosseto, si trovano le antiche terme di Petriolo, circondate da castagneti e querceti: le sue acque, ricche di zolfo e utili a curare i disturbi del sistema respiratorio, confluiscono in una serie di vasche in cui viene raccolta l’acqua calda, che in alcuni punti sgorga a 40 gradi. Nel nuovo stabilimento, aperto tutti i giorni, si possono fare fanghi e bagni termali in vasche naturali, le cui acque sono indicate per la cura delle vie respiratorie. Dai bagni di Petriolo partono numerosi percorsi per conoscere da vicino il territorio toscano, ricco di fiumi e sorgenti ma anche di deliziosi borghi medievali.

Ai piedi del monte Amiata si può accedere liberamente ai bagni di San Filippo: pozze e piccole cascate raggiungibili attraverso un sentiero nel bosco e caratterizzate da un’acqua termale calcarea che varia dai 30 ai 40 gradi. Il luogo è caratterizzato da una lanugine bianca - sostanza dalle proprietà antisettiche - che ricopre tutte le terme e si deposita anche sulle persone che vi si immergono.

In provincia di Siena si trova il panoramico complesso di vasche romane di San Casciano dei Bagni: ci si immerge in antichi lavatoi pieni di acqua termale a 41 gradi tra conche verdi e incontaminate, boschi di cipressi e faggi che fanno da sfondo al complesso termale.

Nelle Marche gli sportivi fanno bagni di salute e di benessere nelle terme santa Lucia di Tolentino, in provincia di Macerata: lo stabilimento, a ridosso di un bosco secolare, è un rinomato centro di medicina sportiva e pediatrica aperto tutto l’anno.

E’ la provincia di Viterbo la più ricca di terme d’Italia: ovunque spuntano pozze e sorgenti termali d’acqua sulfurea, vere Spa e piscine a cielo aperto, quasi tutte libere per chi vi risiede e con un’entrata di pochi euro per chi vi arriva da fuori e vuole godere dei benefici di queste acque miracolose. Sono terme aperte al pubblico con una tessera annuale le Masse di san Sisto, con diversi servizi e tre piscine, una d’acqua sulfurea calda, una fredda e una tiepida, in piena campagna e vicino ai resti archeologici della zona tra Viterbo e Vetralla.

Piacevoli e assolutamente gratuite le terme del Bullicame, a poco più di 2 chilometri da Viterbo, che offrono un paio di piscine naturali situate in aperta campagna, a cui viene convogliata l’acqua in modo impetuoso direttamente dalla sorgente termale che si trova a pochi metri. Anche qui il fango biancastro che si trova sul fondo della piscina più calda - e più piccola - è utile per massaggiare e levigare la pelle. A tre chilometri da Viterbo si fanno bagni termali, soprattutto di notte quando fa freddo, nelle piscine Carletti, la cui acqua limpidissima fuoriesce da due polle calde, raggiungendo anche i 58 gradi. L’acqua, infatti, scende dalle pendici di una collina in tre vasche, ciascuna a temperatura diversa, e si immette in due altre ampie piscine, a poca distanza.

Verso il mare, prima di arrivare a Civitavecchia, si arriva alle terme Taurine, antica area sorta intorno alla villa di Traiano; la sua struttura termale venne costruita dagli etruschi e portata allo splendore dai romani che la frequentavano per le qualità terapeutiche delle acque. A circa un chilometro da queste terme, aperte tutto l’anno e con un ingresso di pochi euro, sorge la Ficoncella, che ospita piccole e numerose vasche dall’acqua bollente e davvero insuperabile per chi soffre di reumatismi. Si narra che persino Garibaldi, dopo aver fatto bagni con le acque provenienti dalla Ficoncella, migliorò da una terribile artrite.

A Ischia, isola ricca di sorgenti termali conosciute in tutto il mondo, ogni albergo offre un centro benessere di prestigio ma la fonte di Sorgeto, circondata dalle rocce e affacciata sul mare, è completamente gratuita. La bellissima località termale si raggiunge via mare o a piedi attraverso una ripida scalinata che parte dal borgo di Panza; le sue acque ipertermali sgorgano dal fondale marino a una temperatura altissima e creano una preziosa miscela di acqua salata e termale, che viene utilizzata per la talassoterapia. E’ piacevole fare il bagno nelle vasche di notte, guardando le stelle e godendo del tepore delle acque, ma comunque è bene fare attenzione alle pietre e agli scogli perché spesso sono bollenti. Sempre sull’isola campana dal porto di sant’Angelo si raggiunge la spiaggia delle Fumarole: getti di vapore acqueo unito ad altre sostanze gassose escono dalle fenditure del terreno vulcanico fino alla sabbia, surriscaldandola con temperature che variano dai 46 ai 100 gradi. Spesso, immergendosi con una maschera nell’acqua antistante la spiaggia, si possono vedere le bolle che emana la terra, ma l’esperienza migliore è fare le sabbiature, coprendo tutto il corpo sotto la rena caldissima.

Ad Acquappesa-Cosenza ci sono le terme Luigiane, le più antiche della Calabria, famose per curare artrosi e reumatismi e per le malattie delle vie respiratorie. Sorgono in un’ampia vallata ricca di boschi e vicino al mare, famose già nell’antichità.

mercoledì 22 giugno 2016

Trivago, Top Beach Hotel per la Basilicata è a Maratea

MILANO – L’estate è finalmente arrivata e per sconfiggere la calura non c’è niente di meglio che aprire la finestra e lasciarsi rinfrescare dalla brezza marina. Ma qual è il luogo ideale per farlo? trivago risponde a questa domanda con la selezione degli hotel migliori per regione, dove bastano pochi passi per tuffarsi nelle acque più belle della nostra Penisola.

La vista sul Golfo di Policastro, una delle gemme del Tirreno, è il fiore all’occhiello dell’Hotel Villa Cheta, a strapiombo sulle acque cristalline di Maratea. Questa Villa Liberty ha in totale 23 camere decorate in stile ma dotate di tutti i moderni comfort, pensate per garantire ai propri ospiti un soggiorno elegante e piacevole. Poco distante dall’hotel ci sono delle spiagge perfette per gli amanti del relax, dove possono trascorrere le loro giornate facendosi incantare dai riflessi rosa, bianchi e neri della sabbia.

Trivago, il Top Beach Hotel per la Campania è a Capri

CAPRI - Trivago sceglie il JK Place Capri tra i migliori hotel sul mare per il 2016 Milano, 21 giugno 2016 – L’estate è finalmente arrivata e per sconfiggere la calura non c’è niente di meglio che aprire la finestra e lasciarsi rinfrescare dalla brezza marina. Ma qual è il luogo ideale per farlo? Trivago risponde a questa domanda con la selezione degli hotel migliori regione per regione, dove bastano pochi passi per tuffarsi nelle acque più belle della nostra Penisola.

22 camere con vista Golfo o giardino mediterraneo sono il primo dei tanti motivi per soggiornare al JK Place di Capri. Ogni stanza è decorata con ricercatezza usando il bianco e il blu, i colori tradizionali dello stile nautico. Grazie alla sua posizione è possibile trascorrere le giornate nella piccola spiaggia della struttura, per poi immergersi nella vivace vita notturna di Marina Grande.

Se la serata è stata impegnativa, il giorno dopo si può stare placidamente a bordo piscina o nel centro benessere pronto a rigenerare gli ospiti.

martedì 21 giugno 2016

Crociere, impatto da 40 miliardi in Europa

MILANO - Cresce senza sosta l'impatto economico del settore crocieristico in Europa: nel 2015, secondo il report di Clia, l'organizzazione internazionale delle compagnie da crociera, ha raggiunto la cifra record di 40,95 miliardi, +2% rispetto all'anno precedente.

Le spese dirette generate dal settore hanno raggiunto i 16,89 miliardi, in aumento rispetto ai 16,6 miliardi del 2014. Nel 2015, il settore crocieristico ha generato più di 10 mila nuovi posti di lavoro in Europa, raggiungendo quota 360.571 lavoratori impiegati. Le retribuzioni e altri benefit per i lavoratori europei hanno raggiunto gli 11,05 miliardi.
 
Il Belpaese si conferma la prima destinazione europea anche nel 2015 (6.800.000 passeggeri), il 3/o mercato d'origine (810.000 passeggeri), il paese leader globale nella costruzione di navi.
 
L'economia italiana è quella che in Europa beneficia di più dal settore con 4,5 miliardi in termini di impatto economico diretto nel 2015 e 103 mila posti di lavoro legati direttamente o indirettamente al settore.

lunedì 20 giugno 2016

Turismo, bocciati albergatori italiani: sorridono poco

MILANO - Alberghi puliti e ben tenuti, ottima la qualità del cibo ma non basta. I turisti, pur promuovendo il livello dei servizi, si lamentano del personale degli alberghi, della loro poca propensione al servizio e alla flessibilità che invece contraddistingue altre realtà. Lo rivela un monitoraggio web curato dall’Associazione Donne e Qualità della Vita della psicologa Serenella Salomoni, su oltre 5.000 post pubblicati sulle più importanti piattaforme di social network (Facebook, Twitter). Gli albergatori italiani risulterebbero essere tra i più burberi. Dai risultati della ricerca effettuata nei mesi di aprile e maggio (un periodo ricco di ponti e festività, che ha permesso a molti italiani di trascorrere brevi periodi in strutture alberghiere), è emerso che in fatto di scarsa accoglienza tra nord e sud non c’è una sostanziale differenza.

E forse non è un caso che, consapevole di questo limite, Salvatore Madonna, proprietario dell’esclusivo e lussuoso Hotel Byron di Forte dei Marmi, ha ideato un ironico "corso di formazione in accoglienza", per motivare gli operatori turistici a incrementare dal punto di vista dell’ospitalità. Al fine di evidenziare quali siano i punti deboli su cui è necessario lavorare, ha ideato un ironico video per il Web (visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Mf4PgDxuepM ), in cui la nota showgirl Melita Toniolo veste i panni di una professoressa, che insegna agli operatori alberghieri le tecniche per migliorare ulteriormente il loro rapporto con la clientela.

Secondo l’analisi effettuata dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, tra gli albergatori “unfriendly & unsmiling” i liguri, sarebbero poco amati dai turisti perché troppo burberi, introversi e dotati di scarso senso di ospitalità. Per loro l’indice di “solarità”, calcolato su una scala da 1(minimo) a 100 (massimo), si attesta a 29.

Neanche i toscani riescono a fare breccia nel cuore dei visitatori (indice di solarità 33). A penalizzarli sarebbe il comportamento sgarbato e sbrigativo e la tendenza a sorridere poco, cosa che in molte culture è segnale di benvenuto.

Le critiche che vengono mosse agli albergatori abruzzesi (35) sono legate al carattere troppo chiuso e all’eccessiva diffidenza nei riguardi del prossimo. Tuttavia chi ha trascorso le vacanze in Abruzzo non può che sottolinearne la grande efficienza.

Seguono i calabresi (38,5): apprezzati per la loro disponibilità, ma poco disposti a fare il primo passo verso il cliente. Parafrasando il giornalista, nonché poeta, Corrado Alvaro: “vogliono essere parlati loro”, mentre dovrebbero fare il contrario.

Tra le 20 regioni con gli albergatori unfriendly, ci sono anche i veneti (indice di solarità del 40,5): troppo “musi lunghi” e poco espansivi, ma apprezzati comunque per il servizio offerto e per l’attitudine al problem solving. Non godono di molta stima neanche i valdostani (indice di solarità 41,5): chiusi e poco socievoli. Vengono valutati positivamente per i servizi offerti e gli ambienti eleganti dotati di tutti i comfort. Si resta ancora nel Nord Italia con i trentini, indice di solarità del 43: esageratamente attaccati alle regole e ai divieti, ma giudicati molto efficienti e veloci nel soddisfare ogni tipo di richiesta della clientela.

Dei lucani (indice di 45) ai turisti, oltre all’amore per la regione e alle tradizioni, piace l’impegno che investono per assicurare al cliente un soggiorno totalmente perfetto: dall’alloggio, al cibo, alle attrazioni turistiche. Tuttavia non sono esenti da critiche: gli ospiti sembrano non gradirne il carattere aspro, che di conseguenza porta a ritenere che ci sia scarso margine di socializzazione. Nel caso dei marchigiani (indice di solarità del 47), vengono lodate: la cura e le attenzioni che albergatori e lo staff hanno nei riguardi dei propri ospiti. Suggerimento: aprirsi di più alle innovazioni, per smorzare la mentalità ancora troppo conservatrice.

Chi è stato in Sicilia, regione amata in tutto il mondo per le meraviglie artistiche, culturali e paesaggistiche, descrive gli albergatori siciliani: calorosi, accoglienti, pronti ad aiutare e informare i loro ospiti. Di loro non amano: il tono della voce troppo alto, che potrebbe rovinare la vacanza, e la tendenza a intromettersi in questioni che non li riguardano (indice di solarità 48).

Chiunque abbia avuto occasione di essere ospite in un albergo sardo, non ha potuto fare a meno di esaltare: la riservatezza e discrezione degli albergatori, l’accoglienza ricevuta, l’ottima preparazione di tutto lo staff, che è sempre pronto ad accontentare il cliente (indice di solarità 49); tuttavia rimangono riserve legate a episodi, rari per fortuna, di eccessiva testardaggine e cocciutaggine. Gli umbri, con un indice del 50, sono entrati nel cuore dei turisti per la grande generosità, nonché per la disponibilità e per l’intraprendenza. Unico neo, se così si può definire, il non volersi esporre troppo, come a sminuire le grandi potenzialità di questa bellissima terra. L’ospitalità del Friuli Venezia Giulia viene premiata con il punteggio di 52,5. Degli albergatori friulani, piace: la serenità, l’allegria e la precisione, un po’ meno alcune manifestazioni di chiusura e superficialità. Ai molisani (indice di solarità 53), i turisti riconoscono la passione che impiegano nel proprio lavoro: sempre attenti al cliente e alla sue richieste, dall’arrivo in hotel, alla partenza a fine villeggiatura.

Diventata negli ultimi anni location ideale di matrimoni di magnati indiani e vip, ultimi i tennisti Pennetta – Fognini, la Puglia si è rivelata una delle mete scelte da italiani e stranieri per trascorrere le vacanze estive. Gli albergatori pugliesi hanno colto l’occasione per promuovere al meglio la regione e le sue bellezze storiche, naturali e enogastronomiche. Ed è proprio il talento e la creatività che hanno impiegato per raggiungere questo obiettivo, che viene indicato come un valore dai turisti. Per i pugliesi l’indice di solarità si attesta al 57.

Nel centro Italia i laziali, ottengono il punteggio di 59,5. Cosa piace degli albergatori del Lazio? La serietà e la gentilezza che ci mettono nello svolgere il proprio lavoro. In alcuni casi si dimostrano troppo saccenti, probabile conseguenza dell’essere nati e cresciuti in un territorio ricco di storia: tutto è effimero di fronte alle maestose grandezze, ad esempio, di Roma caput mundi.

Ai campani (indice 62,7), ospitali per eccellenza, vengono riconosciute qualità come: cortesia, simpatia, disponibilità e accoglienza, che però in alcuni casi sfocia in invadenza. Un difetto? Qualche pecora nera di troppo,  che si approfitta della buona fede altrui. Seguono i lombardi (65), molto gentili e diligenti sul lavoro, due pregi che sopperiscono ampiamente alla mancanza di socievolezza in alcuni frangenti.
Non solo giudizi negativi per i piemontesi che, con un indice del 68, sono elogiati per: l’alto senso del dovere, l’avversione alla confusione e al disordine, la puntualità e l’affidabilità. Il loro handicap? Sono troppo pignoli, rigidi e poco inclini a socializzare.

In fatto di solarità gli albergatori dell’Emilia Romagna ottengono il punteggio più alto: 75. Il loro calore, la loro allegria e la loro naturale simpatia colpiscono i turisti, anche se a volte eccedono nella conversazione ed esagerano nei convenevoli. Tuttavia, grazie anche alla bontà della cucina regionale, riescono a far colpo con grande efficacia sui turisti.

giovedì 16 giugno 2016

Genova, al via il 18/o Suq Festival Teatro del Dialogo

Al via a Genova il 16 giugno il 18/o Suq Festival - Teatro del Dialogo che sino al 26 giugno, trasformerà la Piazza delle Feste del Porto Antico in un colorato bazar dei popoli con una scenografia teatrale unica in Italia, e un programma culturale internazionale con artisti, scrittori, giornalisti, esponenti di associazioni umanitarie, e tutte le Comunità di immigrati della Liguria. Al Suq si vive il bello dell'immigrazione senza trascurare le tematiche di attualità e i problemi, ma in uno spirito di convivialità. Simbolicamente verrà inaugurato con una grande tavolata della pace durante la quale si spegneranno le 18 candeline del Suq maggiorenne.

Diretto da Carla Peirolero, anche ideatrice con Valentina Arcuri, il Suq Festival, oltre a una grande popolarità (oltre 70.000 presenze nel 2015), vanta il Patrocinio dell'UNESCO- Commissione Nazionale Italiana e il riconoscimento di "best practice" europea per il dialogo tra culture, a conferma dell'importanza di una manifestazione divenuta ormai simbolo del dialogo e di una integrazione possibile tra genti e culture. La formula del Festival, sperimentata e di successo, incrocia un programma culturale e artistico con presenze internazionali e un'attenzione particolare all'altra sponda del Mediterraneo e una scenografia esotica che ospita 40 tra botteghe artigianali e 15 cucine dal mondo.

giovedì 16 giugno ore 21.00

Mesciua
18 anni in una sera: la rivista teatrale del Suq
ideazione e regia Carla Peirolero
con Roberta Alloisio, Enrico Campanati, Carla Peirolero e con Franco Minelli chitarra, oud
Eyal Lerner fiati, Laura Parodi canto, Esmeralda Sciascia canto, percussioni
Souvenir artistici di Paola Bigatto, Modou Gueye, Mirna Kassis, Pino Petruzzelli,
Anahita Tcheraghali, Tatiana Zakharova, Orchestra Bailam

Per celebrare i 18 anni di una Compagnia che ha mischiato generi e linguaggi prima che la parola multidisciplinare diventasse così frequentata, Mesciua, è uno spettacolo che si compone di una carrellata di numeri e souvenir artistici, assoli e non, con lo stile di una “rivista”, contemporanea e multietnica. La mesciua è una zuppa ligure povera ma saporita, fatta con cereali e legumi avanzati. Le donne andavano al porto quando scaricavano le navi e raccoglievano nei loro grembiuli queste preziose granaglie che cadevano dai sacchi per poi recuperarle e cucinarle. Un cibo tradizionale che nasce dal riciclo. Così anche lo spettacolo recupera brani di prosa, musica, danza appartenenti a differenti produzioni artistiche di questi anni, legate dal filo del dialogo e dell’impegno nella conoscenza e nell’educazione all’arte e alla tradizioni di paesi lontani, che in parte si sono avvicinati a noi per il fenomeno dell’immigrazione. Li propone, intervallate da qualche souvenir di colleghi che hanno accompagnato la crescita della Compagnia e del Festival, come nel caso di Modou Gueye, artista e presidente di Sunugal, con cui recentemente si è realizzato il progetto La Fabbrica del Dialogo con il Suq delle Culture, a Milano. Allegretto ma non troppo, verrebbe da dire con linguaggio musicale, con andamento vivace e accattivante, grazie anche alla musica popolare ed etnica che fa da colonna sonora. Nella cornice mediterranea del Porto Antico di Genova, l'equipaggio del Suq è pronto a ripartire per un viaggio verso il futuro e verso continue contaminazioni internazionali.


venerdì 17 giugno ore 21.30

sabato 18 giugno ore 16
Mimmo Cuticchio. La voce del cunto
la memoria e il futuro si fondono nell’arte del cunto, e parlano diintegrazione
di e con Mimmo Cuticchio
regia Mimmo Cuticchio

L’arte del cunto è questione di artigianato e memoria, ritmo e invenzione. Puparo per trasmissione paterna, maestro in quest’arte, appresa per osservazione silente da Peppino Celano, Mimmo Cuticchio recupera e supera la tradizione ottocentesca. Da sempre convinto che all’interno dell’ Opera dei Pupi ci fosse un messaggio che parla di integrazione e rispetto delle diverse idee e tradizioni, ma anche di esilio, partenze, ritorni, commistioni e solidarietà, recentemente ha tratto fuori dal suo inesauribile bagaglio narrativo, tre “cunti” su migrazione e solidarietà, che così motiva: “Lo Straniero, questo sconosciuto. Parte integrante di una città che sempre più, oggi, guarda al Sud, al Mediterraneo. E’ il nostro passato e il nostro futuro, si ritrova neimigranti di oggi e negli emigrati di ieri, lo straniero è presente tra i nativi stessi delle nostra città, specialmente a Palermo dove sopravvivono “enclave” di profonda emarginazione. Ed è anche una figura retorica archetipica protagonista della tradizione classica teatrale”.

Mimmo Cuticchio a pieno titolo dunque inaugura le proposte di ospitalità della Rassegna, arrivandoci con la sua Voce del Cunto. E il cunto si fa con la spada. È cosa diversa dal cantastorie con chitarra e cartelli. Serve fendenti in aria e batte il ritmo. Con questo modo orale di percussione, respiro e mimica del viso, Cuticchio scandisce il racconto in imprevedibili successioni di peripezie. Intreccia una serie di rispondenze, sospensioni, riprese, in un sistema di incastri, senza mai dare l’impressione di un vortice causale degli eventi.
Con voce tonante o carezzevole, aspra o struggente, disossa il dire dalla retorica della declamazione e dell’andamento cantilenante, e abbraccia la via in cui il racconto epico-cavalleresco gioca con i volumi, articola le variazioni tonali della voce e diventa corpo sonoro. Rappresentare e giocare ancora con le sue arti, più che un’azione di sopravvivenza, è una vitalità espressiva, è un bisogno di metamorfosi intenso e profondo. L’arte di Mimmo Cuticchio si perpetua nel cambiamento, nella ricerca infaticabile di codici performativi e logiche rappresentative di ciò che è sostanzialmente immutabile: la sua identità e la sua memoria

domenica 19 giugno ore 21.30

Tante facce nella memoria
voci di donne per una pagina di storia da ricordare
a cura di Mia Benedetta e Francesca Comencini
testi liberamente tratti dalle registrazioni di Alessandro Portelli
con Mia Benedetta, Bianca Nappi, Carlotta Natoli, Lunetta Savino,
Simonetta Solder, Chiara Tomarelli
regia Francesca Comencini

Tante facce nella memoria racconta sei storie di donne partigiane e non, che nel '44 vissero l'eccidio delle Fosse Ardeatine, feroce rappresaglia dopo il tragico attentato di via Rasella del 23 marzo 1944.
“Una cosa di cui io non m’ero mai molto reso conto prima è che lì alle Fosse Ardeatine sono morti tutti uomini e hanno lasciato tutte donne: questa è una storia che non viene mai raccontata: le vite delle persone che sono rimaste, sua madre, sua sorella, cioè voi vi siete trovate...”
Scrive così Alessandro Portelli nel suo libro “L’ordine è già stato eseguito” (Ed. Donzelli), e da questa sua considerazione nasce l’idea di mettere in scena le voci di queste donne, le loro testimonianze, la loro storia che si ricongiunge e intreccia con la parte di una storia d’Italia e di Roma in particolare, profondamente significativa per la costruzione di ciò che siamo adesso.
Partigiane, parenti delle vittime, testimoni, figure di resistenza all’occupazione di Roma: sono loro le protagoniste di questo spettacolo che poggia su una vitalissima memoria orale, emotiva, sensitiva. La lucidità di Marisa Musu, il coraggio di Carla Capponi, l’intelligenza popolare di Gabriella Polli e di Ada Pignotti, la passione della Simoni e della Ottobrini, ricostruiscono attraverso il proprio sguardo personale un periodo storico tragico della nostra Storia recente. A dare loro voce, altrettante attrici, sensibili e affermate, dirette dalla regista Francesca Comencini.


lunedì 20 giugno ore 17 e ore 21.30

Scusate se non siamo morti in mare
se questo è il presente, quale sarà il futuro?
di Emanuele Aldrovandi
con Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi, Matthieu Pastore e Daniele Pitari
regia Pablo Solari

Scusate se non siamo morti in mare - Un cartello esposto da alcuni immigrati durante una manifestazione a Lampedusa.
In un futuro non troppo lontano la crisi economica – che invece di finire si è aggravata – ha trasformato l’Europa in un continente di emigranti. I cittadini europei, alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore, cercano di raggiungere i paesi più “ricchi”, ma devono farlo clandestinamente perché questi paesi, nel frattempo, hanno chiuso le frontiere.
Fra i tanti mezzi per espatriare illegalmente uno dei più diffusi è il container: i clandestini salgono a bordo, pagano mille dollari alla partenza e mille all’arrivo, senza sapere dove verranno scaricati.
I personaggi di questa storia sono quattro e non hanno nome, sono identificati dalle loro caratteristiche fisiche: il Robusto, la Bella e l’Alto sono i tre migranti e il Morbido è il proprietario del container.
Il testo è diviso in quattro parti. La prima è al porto in attesa della partenza, la seconda è il viaggio per mare dentro il container, la terza è in mezzo al mare dopo il naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano e la quarta è un epilogo quasi onirico, forse un’allucinazione: l’arrivo delle balene.
Partendo dal presente e immaginando un possibile futuro, il testo s’interroga sulla migrazione, sia come fenomeno politico che come evento naturale.


giovedì 23 giugno ore 21.30

Tong Men – G
seconde generazioni: ironiche acrobazie di identità di un italo cinese
di Cristina Pezzoli e Shi Yang Shi
con Shi Yang Shi

prima produzione italo-cinese

Tong Men‐G racconta la storia di Yang, nato a Jinan, nel Nord della Cina, nel 1979. A 11 anni è arrivato in Italia insieme alla madre. Yang non sa chi è.
Come molti ragazzi di seconda generazione conosce poco sia la storia della sua 'vecchia patria' che della nuova; è abitato da brandelli e macerie di identità e culture, ma è obbligato a trovare nuovi equilibri e sintesi tra la cultura del luogo in cui é nato e quella di dove é cresciuto. “Sono cinese perché sono nato in Cina o italiano perché sono cresciuto in Italia?” Attraverso le vite dei suoi antenati, Yang fa un viaggio alla ricerca delle sue origini e ha modo di conoscere da vicino alcuni momenti della grande storia del suo paese d'origine. Grazie alle memorie raccolte direttamente dai parenti che vivono ancora in Cina, registrate e tradotte, ha preso corpo il “Libro degli Antenati”: la trisavola materna, i bisnonni paterni, il nonno materno e il padre, ne sono i protagonisti. Le loro vite attraversano la guerra civile in Cina tra nazionalisti e comunisti, l’invasione giapponese, la rivoluzione culturale di Mao fino ad arrivare agli anni Ottanta con la morte di Zhang Cheng – “Sincerità” – lo zio materno down che chiude la prima parte della storia. Nella seconda parte, lo spettacolo racconta la “riprogrammazione culturale” di Yang avvenuta a partire dal 1990, quando a 11 anni arriva in Italia, insieme alla madre, mostrando le contraddizioni, le possibilità, il precario equilibrio della condizione di uomo orientale/occidentale che vive in Italia da oltre 20 anni e che dal 2006 è cittadino italiano. L'ultimo capitolo di Tong Men-G prende inizio da un video e da una data: 1 dicembre 2013, giorno in cui a Prato scoppia un incendio in una fabbrica cinese e 7 operai che ci dormivano dentro, muoiono carbonizzati.
Da anni Yang insieme ad altri artisti del Compost, realtà di produzione indipendente che ha sede a Prato, crea azioni di arte sociale che hanno l'obbiettivo di favorire il dialogo tra la comunità cinese e quella italiana; da dicembre ad oggi, il Compost è stato coinvolto in una difficile opera di mediazione culturale tra le due comunità e Yang spesso si è trovato e si trova a fare da interprete in situazioni reali dove il conflitto e la tensione tra italiani e cinesi sono altissimi. La trasfigurazione teatrale mette in scena una di queste situazioni con un registro tragicomico. Italia vs Cina: Yang-Arlecchino traduttore e traditore di due padroni, a chi dà ragione? Da che parte sta? E come si esce da un conflitto che sembra non poter essere conciliato, come in ogni tragedia degna di questo nome? Toni Men-G è il primo spettacolo prodotto in Italia con un protagonista di origine cinese; é in doppia lingua e rivolto ad un pubblico misto.


venerdì 24 giugno ore 21.30 prima nazionale

sabato 25 e domenica 26 giugno ore 21.30

Chiesa San Pietro in Banchi
Hagar, la schiava
di Adonis
tratto dal romanzo “Storia lacerata nel corpo di una donna” (Ed. Guanda) adattamento scenico Giuseppe Conte
regia Giuseppe Conte con Enrico Campanati
con Carla Peirolero, Enrico Campanati
scenografia Arianna Sortino
In collaborazione con il Comune di Albisola Superiore

Poema drammatico sulla libertà femminile a partire da una storia, quella di Hagar, la concubina di Abramo, che ricorre nella Bibbia e nel Corano, e fa, dunque, da cerniera alle grandi religioni monoteiste. Non a caso l’allestimento viene ospitato nella Chiesa di san Pietro in Banchi che nella scorsa edizione aveva fatto da cornice alla Teresa mon amour di Julia Kristeva.
E’ la voce della donna che parla alla luna, agli astri, al deserto, e parla di sé, del proprio corpo, con una mirabile energi a lirica e uno sconvolgente intento di rivendicare un ruolo diverso, nuovo, decisivo nel mondo. La donna è Hagar, la schiava e concubina di Abramo poi ripudiata, la madre di Ismaele. Adonis si cala nella voce e nel corpo di lei, scrive versi al femminile, carnali, cosmici, che glorificano l'amore come potenza ever siva, contro ogni rigidità mortuaria di poteri, religioni e dogmi. La donna dice: "La natura è come me. / Siamo due seni in un solo corpo". E a quelli che disprezzano lei e l'amore chiede: "Perché allora l'universo scrive i suoi segreti / con mano di innamorato?"
Il corpo di donna, che fiorisce, che è un universo d'amore, che è incanto, inizio, nodo che tiene insieme visibile e invisibile, è il vero protagonista di questo spettacolo dove si possono trovare riferimenti, oltre che alla Bibbia, anche alla cultura sumera, egizia, greca, echi della poesia occidentale più amata dall'autore, ritornanti e splendide immagini di Artemide e di Iside.
Un tuffo nella memoria per lanciare un appello: la libertà femminile, l’emancipazione, le pari opportunità devono essere l’obiettivo di tutti, ovunque nel mondo.

Ali Ahmad Sai'id Esber, questo il vero nome di Adonis, è uno dei più importanti poeti e intellettuali del mondo arabo.


20 giugno Giornata Mondiale del Rifugiato

Incontro con Giuseppe Conte e Adonis
Nell’ambito del Premio Agorà V Edizione

Due poeti, rappresentanti di due sponde del Mediterraneo, uniti nel promuovere temi legati alle donne, al loro ruolo nella società, attraverso la poesia e l’impegno intellettuale. Si ritrovano al Suq Festival Teatro del Dialogo, intorno ad Hagar, la schiava, per parlare di questo loro impegno e per ricevere il Premio Agorà.
Il Premio nato nel 2011 da un’idea del Professor Nadir Mohamed Aziza, già Direttore Generale de l’Osservatorio del Mediterraneo e di Carla Peirolero Direttrice del Suq Festival Teatro del Dialogo, è un riconoscimento che ogni anno viene attribuito ad eminenti personalità della cultura (letteratura, cinema, arti visive, teatro) che hanno collaborato e contribuito al dialogo interculturale tra i popoli e le generazioni. Il Premio fa parte di un network: Med 21 - Reseau des Prix pour l’Excellence en Méditerranée che ha sede a Parigi e che coinvolge università e istituzioni del Bacino del Mediterraneo.

Incontro con Goffredo Fofi Educare alla memoria: lo sguardo di un maestro
La sua visione da intellettuale engagé è da sempre volta alla costruzione di una rete alternativa alla cultura del consumismo e della omologazione culturale. E’ divenuto nel tempo una voce autorevole del panorama culturale nazionale. Il suo impegno critico si è incentrato soprattutto sul rapporto tra realtà sociale e la sua rappresentazione artistica. La sua partecipazione verso le minoranze e i "diseredati" lo ha anche spinto ad occuparsi di bambini dei quartieri popolari; fu infatti tra i fondatori a Napoli della Mensa dei bambini proletari. È direttore della rivista Lo Straniero, da lui fondata nel 1997 e ideatore del Premio Lo Straniero. Come consulente editoriale, direttore di riviste e critico militante ha scoperto, incoraggiato e seguito gli inizi di parecchi scrittori, più o meno di successo, come Alessandro Baricco, Raul Montanari, Sergio Atzeni, Stefano Benni, Giulio Angioni, Maurizio Maggiani, Roberto Saviano. Attualmente dirige la rivista Gli asini e collabora con il quotidiano Avvenire e con le riviste Panorama, Internazionale.

20 giugno nel nome di Don Gallo

Tutta la giornata mondiale del Rifugiato (il 20 giugno) sarà dedicata a focus sul tema dei Rifugiati e profughi, quindi di grande attualilà, e argomento molto sensibile. Alle ore 19 incontro con Loris De Filippi, Presidente di Medici Senza Frontiere, e rappresentanti dello SPRAR Sistema Protezione Rifugiati


Musica

M’Barka Ben Taleb
Un viaggio musicale attraverso la memoria del Mediterraneo
Di origini tunisine, M'Barka da diversi anni vive e lavora in Italia, dove ha inciso nel 2005 il suo primo album da solista, Alto Calore. Prevalentemente autrice di brani di musica etnica, ha ricantato in arabo diverse canzoni napoletane. L'intento dell'artista è quello di esaltare il legame profondo tra le due culture musicali mediterranee, quella tunisina e quella napoletana, combinandole con sonorità neo-melodiche. Tale intento è sfociato nel progetto Fusi tra due mondi, in cui i brani classici della canzone napoletana vengono arrangiati con sonorità nord-africane e ricantati in arabo. Un recente progetto internazionale, inoltre, l'ha portata alla collaborazione con Abdullah Chhadeh, suonatore di qanun.

Al Raseef الرصيف ع e Feral Cor
Il futuro nell’incontro di giovani sonorità
Due giovani band: una di origine palestinese e una quasi tutta genovese si fondono per un esperimento che si proietta verso nuove alchimie musicali utilizzando stili e lingue diverse. In un mondo futuro sempre più interconnesso anche la musica fa la sua parte. Al Raseef è una street band che suona musica folk arabo-balcanica composta principalmente da strumenti a fiato. Il gruppo nasce nel 2011 nato per le strade di Ramallah (Cisgiordania) ed è composto da Alaa Alshaer (chitarra), Ayham Jalal (clarinetto), Midhat Husseini (tuba), Tamer Nassar (sax) e Yassar S'adat (trombone).
Dopo diversi problemi legati alle frontiere da oltrepassare per arrivare fino a qui, oggi i giovani palestinesi sono riusciti ad arrivare a Genova dove studiano jazz al Conservatorio. In Italia si è unito al gruppo il percussionista genovese Lorenzo Bergamino. Gli Al Raseef sono stati selezionati per l’Arabs Got Talent.
Il sogno dei giovani palestinesi è per tutti lo stesso: tornare alla propria terra per condividere i propri talenti con chi non ha avuto le loro stesse opportunità.

Coro Shlomot
La storia del popolo ebraico tra musica e racconti
Con Eyal Lerner e il Coro Shlomot, accompagnati da Silvio Maggiolo
Non poteva mancare in una Rassegna che si occupa di memoria e futuro, un approfondimento sulla storia del popolo ebraico. Il Coro Shlomot , nato nel 2011 dalla volontà del musicista israeliano Eyal Lerner, e con il sostegno della Comunità Ebraica, è ora composto da una trentina di membri attivi e ha un repertorio di circa 35 canzoni. Si è esibito in molte città oltre a Genova, e recentemente anche ad Aschwitz. In alcune circostanze accompagna Eyal Lerner nel suo spettacolo sulla storia del popolo ebraico e sulla memoria della Shoah. Il coro è aperto a tutti, senza preferenza di età o religione.

martedì 14 giugno 2016

Albergo diffuso nuova frontiera dell'accoglienza

ORISTANO - "Gli operatori dell'Albergo Diffuso devono unirsi in una rete nazionale per dare dinamicità a questa formula ricettiva innovativa e sostenibile". Parte dalla Sardegna la sfida per un nuovo modello di accoglienza in Italia. Se ne fa promotore il Patto territoriale di Oristano (Pto) con il convegno nazionale in programma a Cabras il 24 giugno prossimo nei locali del Centro polivalente, evento promosso in collaborazione con la Provincia.
   
"L'obiettivo - spiega il liquidatore del Pto, Remigio Sequi - è quello di mettere insieme le varie realtà per creare un vero e proprio sistema in Italia". L'incontro si propone di dar vita ad un dialogo costruttivo tra Operatori e istituzioni sono chiamati a Cabras a dare vita a un dialogo costruttivo per mettere a frutto le esperienze attuali e le prospettive future, definire il quadro normativo, mettere a confronto le diverse realtà in ambito internazionale.
   
Più casa che albergo, dimensione familiare ed elegante allo stesso tempo, questa tipologia di accoglienza turistica permette una vacanza emozionale ed esperienziale a contatto col territorio, la sua cultura le sue tradizioni. Le stanze arredate con gusto e dotate di tutti i comfort sono ricavate da case, abitazioni padronali ed edifici di pregio carichi di storia e bellezza sopravvissuti allo scempio urbanistico e distribuiti tutti nelle vicinanze, nel cuore di affascinanti borghi.
   
"La nostra isola che ha fatto da apripista, deve diventare un modello nazionale - sottolinea Sequi - il primo passo è un comitato che si occupi di informare e promuovere in modo coordinato l'offerta di strutture e servizi". Sarà la terra dei Giganti di Mont'e Prama, sulla costa oristanese, patria del muggine e bottarga, ad accogliere a partire dalle 9.30 operatori del settore, esperti ed istituzioni per ragionare attorno a questa tipologia di ospitalità, formula vincente per l'offerta e la fruizione turistica del territorio in Sardegna e in particolare nella provincia di Oristano.
   
Tra gli ospiti del convegno, Ottavia Ricci, consigliere per il Turismo sostenibile del Mibact, Vincenzo Donato, capo Dipartimento delle Politiche di Coesione della presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Dall'Ara, presidente dell'associazione nazionale Alberghi Diffusi, Francesco Morandi, assessore al Turismo della Regione Sardegna.

lunedì 13 giugno 2016

Da Vernazza a Castalla, vacanze splendide lontani dagli hashtag

Mai sentito parlare di Alicante? Certamente sì ma se dicessimo Castalla, una bellissima cittadina fortificata a pochissimi chilometri di distanza, con così tanta cultura e così pochi hashtag? Avis lancia Untrending, un tool interattivo che permette di scoprire i posti meno noti e a pochissima distanza dalle destinazioni di vacanza più famose in Europa e nel mondo. Creato per ispirare i viaggiatori e stimolarli a visitare posti nuovi, con consigli basati su dati di viaggio di Avis e sul rating ‘Untrending’ che misura il numero di hashtag sui social media di ogni posto.

Gli italiani, infatti, sono abbastanza abitudinari in fatto di vacanze e solo il 5% di loro ama fare qualcosa al di fuori della propria confort zone. Come dire: la vacanza è una e voglio andare sul sicuro. Ma lo stesso senso di sicurezza, , si può trovare a pochi chilometri dalle mete più gettonate (e quindi più condivise), basta solo saperle scoprire.

"Vogliamo che le persone aprano gli occhi sul fatto che ci sono tantissimi posti da scoprire, a poca distanza dalla destinazione che hanno scelto per la loro vacanza. I nostri dati mostrano che un terzo delle persone ammette che si divertirebbe di più se si imbattesse in qualcosa di nuovo. E’ per questo che li incoraggiamo a scoprire il mondo e a visitare posti che non avevano considerato" spiega Angelo Brienza, Head of Marketing di Avis Italia.

Ma quali sono le evidenze dei posti tutti Italiani da scoprire? Ben due nelle Top Ten mondiale delle destinazioni più ‘Untrending’. Pochi hashtag e condivisioni per Colle Val d’Elsa, uno splendido borgo a poca distanza da Pisa, famoso per i suoi cristalli e in cui ogni domenica ci sono dimostrazioni in piazza sulla lavorazione del vetro. Poco “social mediaticamente” condivisae sempre in Top Ten anche Siracusa, piena di bellissimi resti di un passato da grande città dell’Antica Grecia.

Ma sono tante le destinazioni Italiane ‘Untrending’ segnalate da Avis e tutte da scoprire. Tutta da vedere Tivoli, a poca distanza da Roma, ricca di storia, tradizione e splendide Ville Romane (due delle quali patrimonio mondiale dell’Unesco), e fonte di gran parte del travertino utilizzato per costruire i monumenti della Capitale.

Grazie ad ‘Untrending’ potrete scoprire la funivia di Pigra a soli 50 chilometri da Milano e 15 da Como: un ottimo modo, evidentemente non inflazionato sui social, per godere di una vista panoramica sul lago. O fare un giro tra le case colorate di Vernazza, probabilmente il più suggestivo dei borghi delle cinque terre o ancora perdersi nella storia di uno dei borghi medievali meno Social, Bergamo, così piena di architettura storica e tesori artistici.

"L’affidamento che facciamo sui siti di recensioni online e la quantità di tempo spesa in ricerche per i nostri viaggi mostra quanto ci piaccia avere controllo sul programma delle nostre vacanze. La vita moderna è così stressante: non sorprende che siamo orientati ad avere sempre il posto di comando" aggiunge Michael Bond, esperto di comportamenti dei consumatori.

"La ricerca Avis mostra che il 68% degli italiani si sente felice e il 59% rilassato quando fa qualcosa di spontaneo. Normalmente abbiamo bisogno di uno stimolo e di un’ispirazione per uscire dalla nostra comfort zone, e quando lo facciamo la ricompensa emotiva può essere enorme".

venerdì 10 giugno 2016

In viaggio sull'Appia antica con Paolo Rumiz

"Un monumento unico da salvare religiosamente intatto, per la sua storia e per le sue leggende, per le sue rovine e per i suoi alberi, per la campagna e per il paesaggio, per la vista, la solitudine, il silenzio, per la sua luce, le sue albe e i suoi tramonti". Le parole di Antonio Cederna rivivono nella passione che ha portato Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon a vivere, passo dopo passo, l'antica via Appia, dimenticata in secoli di dilapidazione e incuria. Dall'avventura durata 29 giorni e 611 chilometri di cammino nell'estate 2015, a 2327 anni dall'inizio della costruzione della Regina Viarum, nasce il libro e l'omonima mostra "L'Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi", allestita all'Auditorium Parco della Musica di Roma fino al 18 settembre.

Fotografie di Riccardo Carnovalini, integrate da un reportage di Antonio Politano e da istantanee estratte dai filmati "on the road" di Alessandro Scillitani, materiale cartografico e documentario con autorevoli testimonianze in un percorso espositivo che vuole riscoprire e restituire la prima grande via europea, tracciandone il percorso integrale e gettando luce sulla bellezza e sugli scempi che coesistono lungo il percorso.

L'esposizione si dispiega in corrispondenza delle tappe di Rumiz e i suoi compagni, soffermandosi sugli scenari che si aprono durante il cammino, come il "riuso" di lasciti antichi, gli animali, gli ostacoli, i paesaggi di campagna e le città attraversate dalla via Appia, come Terracina, Benevento, Taranto, Brindisi. E poi l'acqua, la sete, e i frutti della terra perché, come scriveva Calvino, il viaggio passa anche tra le labbra e l'esofago.

Le immagini accompagnano tra le fortezze preromane sugli strapiombi, lungo sentieri boscosi e alla scoperta di fioriture a picco sul mare, guidano nella Campania Felix, sui monti del Lupo e del Picchio e gli altri della costellazione sannitica, nell'Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri e degli Japigi fino all'Apulia. Alcuni incontri hanno caratterizzato l'itinerario dei quattro camminatori, come Giulio e Giuseppe Cederna e il musicista e cantautore Vinicio Capossela.

"Percorrere l'Appia significa ritrovare i valori del Mezzogiorno, l'opportunità di indirizzare un turismo di qualità a riconoscere i valori territoriali, ambientali, culturali italiani", ha detto Franco Salvatori, presidente emerito della Società Geografica Italiana, che ha realizzato la mostra insieme con la Fondazione Musica per Roma, nell'ambito del Festival della Letteratura di Viaggio. "Ci siamo tuffati nel mare di Brindisi, a lungo desiderato, e pensavamo che la fatica fosse finita - ha raccontato Paolo Rumiz - ma ci siamo inflitti dei tormenti successivi, perché sapevamo che la strada che avevamo percorso non era finita con il nostro passaggio: volevamo essere sicuri che il sentiero che avevamo aperto sarebbe stato percorso da altri".

Un nuovo viaggio è, infatti, iniziato alla fine del cammino, "con il ritorno sui luoghi, con il tentativo di soluzione dei nodi più difficili, con la scrittura di un libro" e con il progetto, finanziato dal ministero dei Beni Culturali e Turismo, di messa a sistema del Cammino dell'antica via Appia che, assicura il ministro Dario Franceschini, sarà pronto "entro la fine di ottobre". I quattro camminatori sulla madre di tutte le vie hanno srotolato una pergamena svelando una meraviglia dimenticata e hanno teso il filo d'Arianna a nuovi appassionati viaggiatori.

giovedì 9 giugno 2016

Da Csi a House of Cards, viaggiare con le serie tv

E' arrivato il momento di attraversare l'Atlantico: per tutti i fan delle commedie e per chi ha un debole per il dramma, British Airways (ba.com/holidays) suggerisce gli itinerari perfetti per una vacanza sulle tracce delle serie TV più famose degli ultimi anni. La compagnia aerea britannica propone voli giornalieri verso gli Stati Uniti per andare alla scoperta delle città in cui sono ambientati gli show televisivi più amati di tutti i tempi.

Un viaggio nella White House… of Cards! - Washington attrae sempre milioni di fan da tutto il mondo, desiderosi di ammirare la città in tutto il suo splendore: un viaggio nel cuore del panorama politico americano e nella famosa casa degli Underwood. Visitare il Campidoglio, gustare un enorme piatto di costolette in un ristorante fuoristrada, o andare a correre nei parchi verdi della città: tutti i fan potranno davvero sentirsi come Frank e Claire in House of Cards, la più famosa serie prodotta da Netflix. Grazie ai voli giornalieri di British Airways da Londra a Washington, non ci sarà bisogno di tirare dei fili, servirsi di una scappatoia o manipolare qualcuno per arrivare dagli Underwood - Frank, preparati, i fan stanno arrivando!

Per i fan di MODERN FAMILY… un viaggio a Los Angeles - I fan della commedia più amata negli Stati Uniti possono volare nella Città degli Angeli e vedere come si vive davvero sotto il sole di West LA. Tutte le case dei protagonisti della serie si trovano qui, quindi perché non fare un salto a vedere dove vivono Cam e Mitch, scoprire la bellissima villa di Jay e Gloria, o fare visita a Phil e Claire? Non potrà mancare un tour negli studios in cui vengono girate alcune delle più celebri serie tv. A Los Angeles ci sono talmente tanti “dietro le quinte” da scoprire che si avrà solo l’imbarazzo della scelta, e grazie a British Airways si può raggiungere la città tutti i giorni da Londra Heathrow a bordo dell’A380.

CSI… una scena del crimine a MIAMI! - È tempo di portare indietro l’orologio e rivedere la squadra di criminologi più amata di sempre, protagonista di una delle serie di maggior successo al mondo, che è ancora nella mente e nel cuore dei suoi milioni di fan. Horatio e il resto della gang vivono nella dinamica città della Florida, luogo ideale per un viaggio unico, tra spiagge e centri commerciali, immersi in una cultura incredibile. British Airways accompagna tutti i fan a Miami 7 giorni su 7 da Londra Heathrow.

Un viaggio a New York ascoltando VINYL - British Airways accompagna i suoi passeggeri in viaggio nel tempo con Martin Scorsese, Mick Jagger e tutti i protagonisti di Vinyl. In mezzo al traffico della città più frenetica del mondo, è ancora possibile trovare reliquie nascoste e gioielli di un'epoca passata – che si tratti di rovistare tra i vinili di seconda mano all’Academy Records Store, o pagare per visitare le vecchie location di alcuni dei più famosi e iconici club e bar del tempo, come il CBGB. New York soddisfa i gusti di tutti gli amanti di film e musica, e British Airways propone ai fan della Grande Mela 17 voli giornalieri diretti da Londra Heathrow.

BREAKING News: questa estate non è una BAD idea andare ad Albuquerque - Fare un viaggio nel grande deserto del Nuovo Messico alla ricerca del famoso camper è un must assoluto per tutti i fan di Breaking Bad; è il momento di andare alla ricerca di “Heisenberg” nella città di Albuquerque e perdersi nella nostalgia della famosa serie televisiva tanto acclamata dalla critica. Si potrà visitare la A-1 Car Wash, conosciuta come “Octopus Car Wash”, la casa di Walter White e molte altre location della serie, per trascorrere una giornata nella vita di Walter e Skyler. Per raggiungere comodamente i luoghi di una delle serie più amate in Italia, British Airways offre voli giornalieri da Londra Heathrow a Albuquerque, con scalo a Dallas o Chicago.

lunedì 6 giugno 2016

Msc, in esclusiva spiaggia-oasi isola Sir Bani Yas

Dopo l'affitto di 100 anni di un'isola alle Bahamas annunciato a dicembre, una nuova destinazione per i crocieristi Msc: la compagnia annuncia infatti di aver ottenuto l'uso in esclusiva di una spiaggia-oasi sull'isola di Sir Bani Yas. Si tratta di una lingua di terra lunga 2,4 km sull'isola-riserva naturale che si trova poco al largo della costa sud-occidentale di Abu Dhabi.

La prima crociera invernale con Sir Bani Yas all'interno dell'itinerario partirà il 3 dicembre 2016 con primo scalo di Msc Fantasia sull'isola il 5 dicembre. Msc Fantasia alternerà due itinerari: il primo verso occidente nel Golfo Persico, con tappe negli Emirati Arabi Uniti in Qatar e in Bahrain; il secondo verso oriente nel Golfo di Oman. La spiaggia-oasi è riservata esclusivamente ai passeggeri Msc nei giorni in cui la nave farà scalo sull'isola.

L'isola è una delle maggiori riserve naturali della regione, frutto di decenni di investimenti e intense attività di tutela del patrimonio naturale e dell'ecosistema per ripristinare e mantenere la biodiversità. Grazie a quest'opera di salvaguardia, il parco naturale Arabian Wildlife Park sull'isola principale oggi ospita oltre 13.000 esemplari di animali autoctoni e in pericolo di estinzione e milioni di alberi e piante.

Msc Crociere ha lavorato in collaborazione con le autorità portuali di Abu Dhabi e gli ecologisti per sviluppare un'oasi che fosse allineata al più ampio progetto che riguarda l'isola e all'opera continua di tutela dell'ambiente naturale.

"Oggi diamo un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad arricchire i nostri itinerari e offrire ai nostri crocieristi esperienze uniche di scoperta di nuove culture e bellezze" commenta Gianni Onorato, Chief Executive Officer di Msc Cruises.

Ad aprile, terminata la stagione invernale dopo 16 crociere negli Emirati, la nave tornerà a Genova per prepararsi alla stagione estiva che la vedrà impegnata in crociere nel Nord Europa.

venerdì 3 giugno 2016

Laigueglia, al via il festival delle percussioni

GENOVA - Compie 20 anni il festival jazz delle percussioni che Laigueglia, considerato uno dei più bei borghi d’Italia, in Liguria, ospita dal 12 al 19 giugno. Il programma dell’attesa kermesse musicale PercFest è ricchissimo e nel cuore della baia del Sole sono attesi musicisti e spettatori che potranno assistere a concerti jazz e a jam sessions di artisti italiani e internazionali, e a corsi e laboratori, dove si confronteranno musicisti e percussionisti di vari generi.

Gli eventi e gli appuntamenti di questa eccezionale edizione festivaliera, ideata nel 1996 dal contrabbassista Rosario Bonaccorso, durano 8 giorni e sono tutti gratuiti. Tra le novità di quest’anno, c’è la settimana di Summer Camp con una vera scuola di samba che tutti i pomeriggi sfilerà nel centro storico di Laigueglia.

Si comincia nel pomeriggio del 12 giugno con lo spettacolo dell’orchestra Cajon, diretta da Marco Fadda e Marika Pellegrini, con decine di suonatori di cajon, mentre da lunedì, 13 giugno, partono i corsi e i concerti di percussioni e batteria e la settimana Summer Camp della “Escola do Samba” con tre maestri di samba brasiliana ed europea: Serrinha Raiz, Chris Quade Couto e l’italiano Marco Catinaccio.

Il Summer Camp è aperto a tutti i percussionisti che vogliono scoprire i tanti strumenti che compongono le baterias e i blocos de samba e che vogliono approfondire le tecniche delle percussioni afro-brasiliane e afro-cubane. La prima parte del workshop, dal lunedì al giovedì, è dedicata al samba carioca, musica tipica di Rio de Janeiro, che culmina con la presentazione della scuola di samba; dal giovedì alla domenica il programma è integrato anche da lezioni tenute dai musicisti Giorgio Palombino e da Gilson Silveira. Durante la settimana sono previsti, inoltre, seminari di approfondimento dedicati al samba de raiz e samba pagode con gli strumenti tipici della tradizione brasiliana e cubana.

A completare il programma ci sono corsi tenuti da Davide Merlino, vibrafonista e già vincitore del concorso del PercFest, e da Benny Betthame, percussionista australiano specializzato nel handpan, il “disco armonico”. Partecipano ai corsi molti altri insegnanti prestigiosi, come Alfredo Golino, figura di spicco del panorama batteristico italiano che collabora con Laura Pausini, Ellade Bandini, Marco Iannetta, Phil Mer, Eric Cisbani, Silvano Pesce, Gilson Silveira e Giorgio Palombino. Sono previsti anche corsi pomeridiani di percussione per bambini e ragazzi, tenuti da Marika Pellegrini.
Il PercFest, che è entrato di diritto tra i migliori festival italiani ed europei per qualità e originalità, è anche un’occasione per scoprire il bellissimo borgo di Laigueglia e il suo litorale.

Per conoscere tutti gli appuntamenti e le diverse performances: www.percfest.it

giovedì 2 giugno 2016

Ponte 2 giugno, 7 mln di italiani in viaggio


Si stima che saranno poco più di 7 milioni gli italiani che useranno il ponte del 2 giugno per godersi qualche giorno fuori casa in vista delle vacanze estive. Il 92% di loro resterà in Italia, mentre la restante parte si sposterà all'estero. Nel mirino dei vacanzieri ci sono le località di mare, seguite da città d'arte e località di montagna. In merito alla spesa media pro-capite, si calcola un ammontare pari a 290 euro, con un giro d'affari di 2.1 miliardi.

mercoledì 1 giugno 2016

Europei 2016, guida pratica dall'hotel allo stadio

Ben 51 partite, 24 squadre, 10 stadi, 1 vincitore. Sono passati 4 anni e l’attesa è finita: per la terza volta nella storia il Campionato europeo torna in Francia. Non sorprende che al momento i francesi siano i più attivi su Booking.com per le prenotazioni per giugno e luglio, seguiti da inglesi e tedeschi, tutti impazienti di riuscire ad assistere alle prodezze dei propri calciatori preferiti. Hotel eB&Bsono le tipologie di struttura più prenotate durante il periodo dell’evento, dato che i tifosi cercano un posto tranquillo per riposarsi dopo le fatiche della partita.

Se non riuscite ad andare in Francia quest’estate, niente paura. Agli appassionati di calcio farà piacere sapere che gli utenti consigliano anche altri Paesi per vivere al meglio la combinazione di sport e vacanza. Sulla base di oltre 26 milioni di raccomandazioni, Booking.com ha scoperto che la regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia vince la classifica dei posti più ambiti dai tifosi di calcio, grazie al suo buon numero di squadre di calcio che includono il Borussia Dortmund, lo Schalke e il Leverkusen. Valencia, in Spagna e le Midlands, Regno Unito, sono le altre 2 destinazioni più consigliate per il calcio.

Le Terrass Hôtel, MonmartreLe Terrass Hôtel, ideale per tutti gli appassionati di calcio,è ospitato in un palazzo dell’Ottocento, nel cuore di Montmartre. Si trova a soli 15 minuti di auto dallo Stade de France, dove si terrà la finale, e a 24 minuti, sempre in auto, dalParc de Princes. In camera troverete una TV satellitare a schermo piatto e il WiFi gratuito, e sarete sempre aggiornati sugli ultimi risultati delle partite mentre ammirate la vista sulla Torre Eiffel dal bar in terrazza.

Grand Hotel Beauvau, MarsigliaIl Grand Hotel Beauvau è un elegante 4 stelle nel centro di Marsiglia. Con l’indispensabile WiFi gratuito e l’ampia offerta di cibo a disposizione con il servizio in camera 24 ore su 24, non perderete mai un gol. E se avete avuto la fortuna di trovare un biglietto per una partita allo Stade Velodrome, potrete raggiungere il campo di gioco in soli 12 minuti di viaggio.

Kryiad Prestige, Lyon EstSituato a qualche km di distanza dallo Stade de Lyon, che ospiterà una delle semifinali del campionato, questo hotel offre la connessione WiFi ad alta velocità, utile per tutti gli aggiornamenti minuto per minuto, una piscina, una sauna e una sala fitness. La TV a schermo piatto trasmette anche canali internazionali, per garantirvi di trovare le telecronache delle partite nella vostra lingua preferita.

Hôtel Barrière, LilleQuesto fantastico hotel a 5 stelle si trova a 400 metri dalla stazione dei treni di Lille-Europe e a soli 14 minuti di auto dallo Stade Pierre Mauroy, sede di uno dei quarti di finale. Sulle ali dei successi della squadra del cuore, potete anche decidere di sfidare la sorte al casinò dell’hotel. Se invece preferite focalizzare tutta la fortuna sul calcio, almeno esplorate un po’ i dintorni tra una partita e l’altra!

Le Clos d’Emilie, BordeauxQuesto elegante bed and breakfast si trova nel cuore di Bordeaux, a pochi km dallo stadioMatmut Atlantique. Vi sentirete dei veri vincitori tra il WiFi gratuito, la TV a schermo piatto e la possibilità di assaggiare il meglio del vino locale.

Le Mas de la Talaudière, Saint-EtienneSe avete voglia di un po’ di relax prima di immergervi nell’atmosfera frenetica di una partita allo Stade Geoffroy-Guichard, quello che fa per voi è Le Mas de la Talaudière.Grazie alla tranquillità della piscina all’aperto e al WiFi gratuito, questa guesthouse da campioni vi aiuterà a tenere a bada l’eccitazione pre-partita.